X edizione Trieste, 17 - 24 gennaio 1999

INTRECCI

In concorso 10 film provenienti da Slovenia, Kazakhstan, Germania, Russia, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria, Ungheria, Croazia, in gara per il Premio Trieste di 10 milioni offerto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, assegnato da una giuria di studenti.

BREZNO (LA VORAGINE) di Igor Smid, Slovenia, 1998
Un dramma - ambientato in uno sperduto villaggio della Slovenia negli anni ‘70 - con elementi di thriller psicologico, interessato ad esplorare gli istinti, le emozioni, le passioni dei suoi personaggi costretti ad un continuo conflitto tra bene e male.. Opera prima.


DEN' POLNOLUNIJA (IL GIORNO DELLA LUNA PIENA) di Karen Sachnazarov, Russia 1998 Enigmi, ambiguità, magia attraversano il film che fa incrociare tra di loro oltre ottanta personaggi, tra passato e presente, sogno e realtà: un vecchio uzbeko che conosce la tomba di Gengis Khan, un killer fortunato e un popolare disc jockey, la bellissima principessa e un monaco misterioso, il poeta Pushkin e un diplomatico occidentale...

FEUERREITER (CAVALIERE DEL FUOCO) di Nina Grosse, Ger/Fr/Pol.1998
Il film è la storia della travolgente, devastante passione che infiammò i cuori del poeta Hölderlin e di Susette Gontard, sua amante. Un amore senza limiti, sino alla follia, che - dice la regista - oggi nessuno sa più provare.


HISTORIA KINA W POPIELAWACH (LA STORIA DEL CINEMA A POPIELAWY) di Jan Jakub Kolski, Polonia 1998 La vicenda è raccontata da un ragazzino di 10 anni che nel suo diario ricostruisce la storia di una curiosa invenzione, avvenuta nel proprio villaggio: quella di un proiettore speciale per immagini dipinte a mano, usato soltanto una volta...

KILLER di Darezan Omirbaev, Kazakhstan 1998 Da uno dei più interessanti registi della nuova onda post-sovietica, un film che ambienta ad Alma Ata con stile raggelato una storia di nuove povertà e vecchie mafie; un contratto da killer per estinguere un debito.

KNOFLÍKÁRI (MANIACI DI BOTTONI) di Petr Zelenka, Repubblica Ceca 1997
Il film - da subito di culto nel suo paese e premiato in numerosi festival internazionali - è una black comedy costruita su sei storie diverse, tutte folli, bizzarre e crudeli come è il secolo che si sta chiudendo. Tutto si svolge a Praga la notte del 6 agosto 1995, esattamente cinquant’anni dopo Hiroshima: infedeltà coniugali incontrano impossibili esperimenti scentifici, tragiche fatalità insolite sedute spiritiche...


LE MONDE Á L’ENVERS di Rolando Colla, Svizzera 1998
Nobiluomini, marinai, pirati e prostitute sono i caratteri di questo film in costume ambientato in Bretagna nella seconda metà del Settecento. Eroina una nuova Angelica che, abbandonata dal promesso sposo il giorno delle nozze, fugge travestita da uomo, si fa mozzo e poi pirata prima di essere condannata a morte.


SUZIE WASHINGTON di Florian Flicker, Austria 1998
La protagonista, un’insegnante russa, è decisa ad emigrare negli Stati Uniti; ma arrivata all’aeroporto di Vienna il suo visto viene scoperto falso e lei arrestata. Non rimane che la fuga e il tentativo di attraversare le frontiere clandestinamente.


SZENVEDÉLY (PASSIONE) di György Féher, Ungheria 1998
Trasposizione, nell’Ungheria anni ‘30, del celebre classico di James M. Cain "Il postino suona sempre due volte", interpretato (sceneggiatura di Béla Tarr) in maniera estenuata e analitica, dopo quella noir-neorealista di Visconti e sensuale di Rafelson.


TRI MUSKARCA MELITE ZGANJER (I TRE UOMINI DI MELITA ZGANJER) di Snjezana Tribuson, Croazia 1998 L’uomo ideale per la trentenne single Melita è Juan, il protagonista della sua soap opera preferita, "Schiavo d’amore"; gli altri due corteggiatori Janko e Jura non la convincono fino in fondo, ma rimarrà delusa anche dal bel Juan, una volta conosciutolo in carne e ossa.
BURE BARUTA (LA POLVERIERA), Francia/Grecia/Macedonia/Turchia/Rep.Fed.Yugoslavia 1998
Film d’inaugurazione del festival, l’ultima straordinaria opera di Paskaljevic - presentata a Venezia e Toronto - è candidata all’Oscar come migliore film straniero.
Belgrado, novembre 1995. La notte degli accordi di Dayton. Follia e violenza devastano la città. Per i suoi abitanti, è una sera come tante. La guerra è ovunque: nelle strade, nelle case. La violenza mette gli uomini gli uni contro gli altri, travolge i destini dei singoli intrecciandoli in un’atmosfera tragicomica e assurda.


PAN HRSTKA (Mr. Hrstka), 1969, 7’

NÛKOLIK SLOV O LÁSCE (Qualche parola sull’amore), 1970, 9’
I due cortometraggi furono realizzati da Paskaljevic durante gli studi di cinema alla FAMU di Praga, dove si diplomò nel 1971.
Il primo dei due - censurato dalle autorità cecoslovacche - è il ritratto alla maniera di Hrabal di un outsider: pigro, bevitore di birra, modello all’Accademia, zimbello di tutti; nella realtà un uomo solo senza speranza.
Il secondo, un’intervista ironica con un giovane perdutamente innamorato dei suoi serpenti.
OSPITI di Matteo Garrone, Italia 1998
Parte dalla realtà Garrone per il suo secondo lungometraggio di finzione. Da quella di Gheni e Gherti, due giovani albanesi emigrati a Roma, legati da rapporti di parentela ma divisi da profonde differenze caratteriali. Tutti e due hanno trovato lavoro in un ristorante e l’amicizia di Corrado, fotografo sconclusionato, e di Lino, ex portiere di stabile emigrato a suo tempo dalla Sardegna...


STATE OF DOGS (IL PAESE DEI CANI) di Peter Brosens e Dorjhandyn Turmunkh, Belgio/Mongolia 1998
La storia, dai toni di parabola, è quella di un cane randagio che, ucciso da un accalappiacani alla periferia di Ulan Bator il primo giorno di primavera, si rifiuta di rinascere uomo, come vorrebbe una leggenda mongola. Eppure Baasar aveva sempre amato molto gli uomini e avuto fiducia in loro...