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16^ edizione,
sezione:
zone di cinema / cinema zone
GLI ANNI NEGATI
THE DENIED YEARS

Giulio Benedetti


Italia / Italy
2004 Betacam, col., 93’
v.o. italiana / Italian o.v.


Un progetto di / A project by: Marco Coslovich. Fotografia / Photography: Silvano Kapelj. Montaggio / Editing: Silvano Kapelj, Giulio Benedetti. Musica, suono / Music, Sound: Michele Sumberaz Sotte. Produzione / Produced by: Museo della Comunità Ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner".

Il documentario è articolato in due momenti: la prima parte riguarda la persecuzione ebraica (dalle leggi razziali del 1938 all’arrivo dei Tedeschi nel 1943); la seconda parte riguarda la deportazione e sterminio degli Ebrei nei lager nazisti (dal 1943 al 1945). Le testimonianze raccolte nella prima parte interessano l’espulsione degli Ebrei dalle scuole, dai posti di lavoro, dalle associazioni culturali, in una parola dalla legalità. La memoria della deportazione e sterminio coinvolge i pochissimi sopravvissuti ai lager, e tocca le pagine tragiche della morte dei famigliari, a cominciare dalla Risiera di S. Sabba per finire ad Auschwitz. I testimoni che compaiono nel documentario sono: Marta Ascoli ex-deportata di Auschwitz; Lucia del Cielo ex-deportata di Bergen Belsen; Diamantina Salonicchio ex-deportata di Bergen-Belsen; Nora Pincherle ex-deportata di Ravensbrük; Ottaviano Danelon ex-deportato di Auschwitz; Henrick Breiner ex-deportato della Risiera di S. Sabba; Maddalena Werzler perseguitata di Fiume; Bruna Sreiber perseguitata di Trieste; Enzio Volli perseguitato di Trieste; Fulvia Levi perseguitata di Trieste. “Il documentario Gli anni negati affronta una delle pagine più buie della storia europea nonché della Venezia Giulia: la persecuzione e deportazione degli Ebrei nei lager nazisti. L’allora Adriatisches Küsterland fu lo scenario di una delle più terribili repressioni antisemite. Il lager della Risiera di S. Sabba ne è il simbolo sinistro, ma è anche il risultato della campagna antisemita voluta dal fascismo e proprio a Trieste enunciata da Mussolini nel settembre del ’38. Gli antefatti e il tragico epilogo della persecuzione e sterminio ebraico sono ora direttamente raccontati dai pochi sopravvissuti. Grazie a un paziente e vasto recupero della memoria dei testimoni operato dal programma L’ultimo appello promosso dall’Associazione “Prospettive storiche”, è stato possibile realizzare un documentario che si regge solo sulla voce dei protagonisti, senza alcun commento esterno. Un documentario icastico, diretto, dove è la viva voce di oggi che racconta il passato di morte e sopraffazione. ” (Marco Coslovich)

The documentary is divided into two parts: the first covers the persecution of the Jews (from the racial laws of 1938 to the arrival of the Germans in 1943); the second part concerns the deportation and extermination of the Jews in the Nazi camps (from 1943 to 1945). The records collected in the first part cover the expulsion of the Jews from schools, the workplace, cultural associations; in other words from legality. The memory of the deportation and extermination involves the few survivors of the camps, and touches upon the tragic memories of the death of relatives in camps from the Risiera di S. Sabba to Auschwitz. Those who appear in the documentary are Marta Ascoli, former inmate at Auschwitz; Lucia del Cielo, a former inmate of Bergen Belsen; Diamantina Salonicchio a former inmate of Bergen Belsen; Nora Pincherle a former inmate of Ravensbrük; Ottaviano Danelon a former inmate of Auschwitz; Henrick Breiner a former inmate of the Risiera di S. Sabba; Maddalena Werzler persecuted in Fiume (Rijeka); Bruna Sreiber persecuted in Trieste; Enzio Volli persecuted in Trieste; Fulvia Levi persecuted in Trieste. “The documentary, The Denied Years, tackles one of the darkest pages in the history of Europe and of Venezia Giulia: the persecution and deportation of the Jews to the Nazi concentration camps. The Adriatisches Küsterland, as it was then called, was the scenario of one of the most terrible anti-semitic repressions. The camp within the Risiera di S. Sabba is a sinister symbol of this, but it is also the result of the anti-semitic campaign promoted by Fascism and outlined by Mussolini in Trieste in September 1938. The events and tragic epilogue of the persecution and extermination of the Jews are here recounted by some of the very few survivors. Thanks to patient and thorough work of the L’ultimo appello programme promoted by the “Prospettive storiche” Association, it has been possible to realise a documentary based solely upon the voices of the protagonists, without a single external commentary. It is a representative, direct documentary, in which it is the living voice of today to narrate a past of death and oppression”. (Marco Coslovich)

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