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INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST - Cronache dal festival
19 gennaio 2008- CLAUDIA CARDINALE DAY
 

CLAUDIA CARDINALE DAY

Tutto il festival in attesa della diva italiana per eccellenza: Claudia Cardinale sta onorando Alpe Adria della sua presenza

 

CLAUDIA CARDINALE AL TTF

Al cinema Ariston è previsto un interessante incontro su cinema e letteratura. In questo appuntamento del festival si sonderà in particolare il rapporto tra Svevo e il cinema. Con Claudia Cardinale la grande attrice Betsy Blair di nuovo assieme a Trieste dopo le riprese di Senilità di Mauro Bolognini del 1962. Intervengono la giornalista scrittrice Annamaria Mori e la curatrice della sezione Barbara Sturmar. Questo incontro rientra all’interno di “tutte le films”, la rassegna del festival che si occupa delle versioni cinematografiche e televisive delle opere di Svevo.

Serata di gala al festival dove alle 19.30 verrà omaggiato il cinema sloveno con la proiezione del lungometraggio in concorso Estrellita per proseguire con il clou alle 21.30 grazie all’intervento di Claudia Cardinale e Betsy Blair per la proiezione di Senilità di Bolognini.

Nottata all’insegna della Slovenia con il party organizzato dal Consolato sloveno di Trieste in collaborazione con Alpe Adria Cinema e lo Slovenian Film Fund. Già caccia all’invito per la reception organizzata nell’elegante cornice del Caffè Rossetti.
 


INCONTRI CON GLI AUTORI
Gli incontri con gli autori che si svolgono tutte le mattine all’hotel Urban sono un appuntamento quotidiano piacevolmente interessante e dai continui risvolti ironici.
I dibattiti col pubblico sono stati accompagnati da un’aria che si faceva sempre più frizzante, colma dell’attesa per l’arrivo di una stella incontrastata del cinema italiano e internazionale: Claudia Cardinale.

A sedersi per prima sulle sedie nere della sala conferenze è stata la regista polacca Dorota Kedzierzawska, accompagnata dal direttore della fotografia Arthur Reinhart, che ieri sera ha presentato in anteprima italiana il suo film “Pora Umierac” (Tempo di morire). Il sempre attento Roberto Ferrucci, ormai padrone di casa di questi incontri mattutini, ha subito evidenziato le linee fondamentali che la regista ha adottato nel girare la pellicola: il bianco e nero e la scelta come protagonista di un’anziana (93 anni!) quanto meravigliosa e storica attrice del cinema e teatro polacco, Danuta Szaflarska. La Kedzierzawska ha evidenziato il ruolo della protagonista: “Ho incontrato Danuta dodici anni fa e l’ho subito amata. Ho deciso di scrivere questo film solo per lei. E alla fine ce l’ho fatta, anche se dodici anni dopo!”. Per quanto riguarda la scelta del bianco e nero, la regista ha raccontato alcuni retroscena: “sin da quando ero alla scuola di cinema, ho sempre desiderato utilizzare il bianco e nero. Inoltre per la scelta della villa nella quale è ambientato il film avevamo visto qualche migliaio di foto di vecchie ville in bianco e nero e quindi la scelta del colore è venuta in modo naturale”.
L’incontro con la regista polacca ha reso perfettamente l’idea dell’apertura e della multiculturalità del Trieste film festival, sviluppandosi con un incredibile alternarsi di differenti lingue: la Kedzierzawska parlava in polacco, il direttore della fotografia Reinhart traduceva in inglese con l’aiuto di alcuni tra il pubblico, tra i quali il regista Fulvio Bernasconi, e l’interprete infine riportava le parole in italiano.

In questo ambiente da antica babele, si è accomodato in sala incontri il regista Dieter Berner.Nato come un esperimento di improvvisazione per gli attori della scuola cinematografica , “Berliner Reigen” (“Girotondo berlinese”) si ispira liberamente ai Girotondi di Schnitzler che, secondo le parole del regista, “si prestavano molto bene per il saggio finale di 10 studenti-attori”; “improvvisazione nella contemporaneità”: è questa la chiave di lettura che Berner ha voluto dare al suo film, nato più per i festival che per la distribuzione e che però ha consentito ai 10 studenti- attori, grazie al successo riscosso anche nelle sale, di trovare in poco tempo un ruolo teatrale.

Molto atteso anche l’intervento di Fulvio Bernasconi, che ha presentato il suo film “Fuori dalle corde”, quasi interamente girato a Trieste. La scelta di Trieste come set cinematografico è stata spiegata dallo stesso regista: “Avevamo bisogno di un paese in cui si potesse vivere di boxe, è l’Italia è uno dei pochi posti in cui questo può ancora succedere. E in Italia, Trieste è la capitale della boxe”. E con un sorriso sincero quanto simpatico Bernasconi ha aggiunto: “Anche se non lo sapevamo al momento della scelta, per fortuna la Film Commision è stata molto generosa con noi!”. La produttrice del film, Elda Guidinetti, ha inoltre annunciato che il film è candidato al “premio oscar svizzero”, che proclamerà il vincitore mercoledì. E noi, naturalmente, facciamo il tifo per loro: in bocca al lupo “fuori dalle corde”!

Anche Gloria De Antoni ha dichiarato il suo amore sconfinato per Trieste, affermando di voler continuare a venirci sempre pù spesso, “fino alla pensione!”. Nel suo film presentato al cinema Ariston in anteprima assoluta (“Bottecchia, l’ultima pedalata”), come in tutti i suoi film-inchiesta, la De Antoni trova lo spunto per raccontare i luoghi in cui avvengono dei fatti particolari, come in questo caso la misteriosa morte del famosissimo ciclista Ottavio Bottecchia, primo ciclista italiano a vincere il Tour de France. Durante l’incontro la regista si è aperta ad una confessione professionale dalle forti sfumature personali: “Se vado con un microfono ad intervistare qualcuno, mi sento a mio agio e non mi rendo conto della telecamera. Quando invece è qualcuno ad intervistare me, non so come comportarmi, mi prede quasi una sorta d ansia. Mi piace il microfono solo quando sono io ad usarlo per intervistare”. Il suo genere di film un po’ atipico, definito come “docufiction”, è descritto dalla stessa regista come “un modo per non considerarsi veri e propri registi, ma riuscire comunque a inserire in un documentario qualcosa di più artistico”. La De Antoni ha infine annunciato che il suo prossimo lavoro sarà ambientato a Trieste, luogo che desidera descrivere da tempo.

Roberto Ferrucci funge da “clessidra”, come lui stesso si autodefinisce, e Pietro Spirito lasciando il tavolo di dibattiti chiosa simpaticamente con un “ci assomigli anche a una clessidra!”

Non c’e’ infatti più tempo: è stato annunciato l’arrivo della Cardinale in pochi minuti. La sala si riempie più della sua reale capacità, cominciano ad accendersi le telecamere e l’attesa tra il pubblico si fa sempre più forte.
Finalmente eccola: con un sorriso cinematografico quanto naturale fa il suo ingresso tra lo scintillare dei flash delle macchine fotografiche una delle regine incontrastate del cinema italiano. Dopo una breve presentazione di Annamaria Mori, presente al fianco dell’attrice di Visconti e Fellini, la parola è lasciata a giornalisti e pubblico, che si scatenano in un susseguirsi di domande, curiosità e richieste di aneddoti.
È ripreso dalla stessa Cardinale quel costante filo rosso, riscontrato anche nei precedenti incontri, che unisce indissolubilmente la letteratura al cinema: è infatti l’attrice che vanta il maggior numero di opere letterarie portate sullo schermo. Dopo un lieve imbarazzo iniziale, dettato forse dall’emozione, il dibattito si trasforma in una piacevole chiacchierata in cui vengono coinvolti tutti i presenti. La Cardinale ricorda con commozione Fellini e Visconti, i due grandi registi che lei descrive come due opposti: “ Federico era tutta improvvisazione, Luchino invece calcolava ogni minimo particolare. Il primo voleva caos nel set, il secondo lavorava solo in un silenzio assoluto”. L’attrice descrive poi il suo modo personale di stare sul set: “Ho bisogno di concentrazione, arrivo sempre prima dei tecnici sia sul set che al teatro, per aver un po’ di tempo per me”.
Anche lei parla di Trieste: “è una città meravigliosa, mi angoscia solo un po’ la bora. Ricordo che mentre giravamo Senilità ci fu un colpo di vento e ci dovemmo aggrappare tutti per non volare via. Nel ’61 mi aveva colpito anche il freddo, considerato il fatto che ero abituata all’Africa, mia patria natia”. E’ una Cardinale a tutto campo, che ha voglia di parlare, di raccontarsi: “ricordo quando stavo girando un film a Mosca: ero arrivata con una minigonna e il giorno dopo tutte le ragazze si tagliarono le loro gonne lunghe per accorciarle.” Parla anche della Francia, uno dei suo paesi di adozione: “ hanno molto rispetto per gli artisti, ci vivo molto bene. I tassisti mi fischiettano spesso il motivo della colonna sonora di “C’era una volta il west”. E’ divertente, spigliata, a suo agio in mezzo a giornalisti di tutto il mondo e gente di Trieste accorsa per salutarla, per porle qualche domanda o solo per vederla. Pubblico affascinato a tal punto che uno di loro non riesce a trattenersi dal comunicarle la sua passione per uno dei suoi tanti lati affascinanti: “mi sono innamorato della sua voce!”. Fino a quando un giornalista francese descrive la Cardinale come la “miglior ambasciatrice dell’Italia”, concludendo con una domanda che tutti noi ci poniamo affascinati dalla presenza di una donna meravigliosa: “ma lei si rende conto di cos’e’ per noi e per l’Italia?”. Forse lei no, ma noi sì: dopo averla incontrata ce ne rendiamo conto ancora di più.
 

Photogallery: 19_claudia cardinale day

	 Betsy Blair e Claudia Cardinale all'Excelsior alla proiezione di Senilità

Betsy Blair e Claudia Cardinale all'Excelsior alla proiezione di Senilità

Metod Pevec regista di ESTRELLITA

Il giovane attore di ESTRELLITA - Marko Kovacevik

Il giovane attore di ESTRELLITA - Marko Kovacevik

CLAUDIA CARDINALE ALL'INCONTRO AL CINEMA ARISTON

BETSY BLAIR ALL'INCONTRO AL CINEMA ARISTON

CLAUDIA CARDINALE ALL'ARRIVO AL CINEMA ARISTON

CLAUDIA CARDINALE ALL'ARRIVO AL CINEMA ARISTON

GLORIA DE ANTONI AL TFF

LIVIO JACOB E GLORIA DE ANTONI CON PIETRO SPIRITO ALL'INCONTRO COL PUBBLICO

GLORIA DE ANTONI CON PIETRO SPIRITO ALL'INCONTRO COL PUBBLICO

Pietro Spirito al TFF

BERNASCONI E GUINETTI

 DIETER BERNER, HILDE BERGER, LUIGI REITANI E CLARA BUONANNO

DIETER BERNER, HILDE BERGER E LUIGI REITANI

DIETER BERNER E HILDE BERGER

Dorota Kedzierzawska e Arthur Reinhart

Cristina Sain e Giovanni Portosi alla festa slovena

Il Console Generale della Repubblica di Slovenia Susmelj e la direttrice artistica del festival Percavassi

Merina Kocjancic parla alla festa slovena

ndrea Crozzoli di Cinema Zero e Annamaria Percavassi

Alberto Guiducci alla presentazione del suo film

Il pianoforte dell'Ariston

LA CENA SLOVENA AL BAR DEL TEATRO ROSSETTI

DOROTA KEDZIERZAWSKA  E ARTHUR REINHART ALLA CENA SLOVENA

LA CENA SLOVENA AL BAR DEL TEATRO ROSSETTI

GIOVANNI AL LAVORO.. MA CERTO! ALLA CENA SLOVENA

CARDINALE E BLAIR PRIMA DELLA PROIEZIONE DI

BASSA POROPAT, CARDINALE, PERCAVASSI E MORI

NICOLETTA ROMEO E MIRAN ZUPANIC

ELENA GIUFFRIDA CON ADRIAN TETIENI PRIMA DELLA PROIEZIONE DE

INCONTRI CON GLI AUTORI ALL'URBAN

ARTHUR REINHART E DOROTA KEDZIERZAWSKA

DIETER BERNER E HILDE BERGER

BERNASCONI, GUINETTI, PERCAVASSI E FERRUCCI

FULVIO BERNASCONI

GLORIA DE ANTONI CON PIETRO SPIRITO ALL'INCONTRO COL PUBBLICO

GLORIA DE ANTONI

PERCAVASSI, MORI E PIERLUIGI SABATTI

PERCAVASSI CARDINALE E MORI

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

ANNA MARIA MORI E CLAUDIA CARDINALE

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE PARLA AL NUMEROSO PUBBLICO PRESENTE

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE CON ANNAMARIA PERCAVASSI

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

 CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

CLAUDIA CARDINALE AL TRIESTE FILM FESTIVAL

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