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INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST
CRONACHE DAL FESTIVAL

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PROCLAMATI I VINCITORI DELLA 19A EDIZIONE DI TRIESTE FILM FESTIVAL PER I CONCORSI LUNGOMETRAGGI, CORTOMETRAGGI E DOCUMENTARI

 
CONCORSO LUNGOMETRAGGI,
la giuria composta da Elda Guidinetti, Serge Sobczynski ed Eva Zaoralová (Hepnerova) ha assegnato all’unanimità il Premio Trieste di cinquemila euro
Plac Zbawiciela (Piazza del Redentore) di Krzysztof Krauze e Joanna Kos-Krauze, Polonia
film selezionato per gli European Film Awards 2007 e Grand Prix al festival del cinema polacco Gdynia - con la motivazione di essere “un film magistralmente costruito e ben diretto, che racconta gli effetti del disagio economico sui rapporti umani”.
Menzioni speciali
Instalacija ljubezni (Installazione d’amore) di Maja Weiss, Slovenia: per l’originalità del linguaggio cinematografico e per la satira sul consumismo materiale e culturale
Pora umierać (Tempo di morire) di Dorota Kędzierzawska, Polonia: per la straordinaria interpretazione della protagonista del film (la famosa attrice Danuta Szaflarska).
   
CONCORSO CORTOMETRAGGI
la giuria composta da Michal Bregant, Davide Oberto, Irena Taskovski ha assegnato il Premio Trieste Short (duemila euro)
Annem sinema öğreniyor (Mia madre studia cinema) Nesimi Yetik, Turchia:
per la sua semplicità, per la sua purezza e per il suo senso dell’umorismo. Quest’inno al cinema è un buon esempio di come, per fare un buon film, sia più importante una grande passione che un grande budget. Questo film ci offre uno speciale imperativo morale: il pubblico deve stare seduto fino alla fine dei titoli di coda!
Menzioni speciali
Bende sira - Ich bin dran! (Tocca a me!) di Ismet Ergün, - produzione turco-tedesca – segnalato per tutti i bambini e la bambina protagonisti del film, che sono stati in grado di interpretare i personaggi in modo magistrale;
Na sončni strani Alp (Sul versante ridente delle Alpi) di Janez Burger Slovenia: per l’arguta mescolanza di senso dell’assurdo e per il disvelamento ironico degli stereotipi nazionalistici che ammorbano la politica contemporanea.
Porno di Jan Wagner, Polonia: per la Fotografia che, con una precisa concezione del colore e della composizione, riesce a creare una stretta relazione con l’ambiente sociale in cui la storia si svolge.
 
CONCORSO DOCUMENTARI
la giuria composta da Dumitru Marian, Laila Pakalniņa, Corso Salani ha assegnato il Premio Alpe Adria Cinema (euro 2.500)
al Miglior documentario in concorso, ex-aequo per i due modi di guardare la realtà.
Das Leben ist Ein Langer Tag (La vita è un’unica lunga giornata) di Svenja Klüh, Germania: per la delicatezza e la forza con cui la regista riprende un lungo frammento nella vita di alcuni personaggi, sospesi e indefiniti, e per la capacità di creare un’atmosfera cinematografica da una situazione così dolente e rarefatta;

Plošča (Piazza Kalinovski) di Jurij Chaščevatskij, Estonia: per la capacità del regista di creare immagini che emozionano, di documentare la realtà dal suo appassionato e, a volte, sarcastico punto di vista.

 
Premio CEI (Central European Initiative)

al film che meglio interpreta la realtà contemporanea e il dialogo tra le culture (euro 2.500)

San Sanyc di George Agadjanean, Moldavia

Premi del pubblico

concorso lungometraggi
1. Pora umierać (Tempo di morire) di Dorota Kędzierzawska, Polonia
2. Estrellita - Pesem za domov (Estrellita) di Metod Pevec, Slovenia – Germania
3. Klopka (La trappola) di Srdan Golubović, Serbia - Germania - Ungheria

concorso cortometraggi
1. Între ziduri (Fra i muri) di Ana-Felicia Scutelnicu, Germania
2. Szalontüdő (Trippa e cipolle) di Márton Szirmai, Ungheria
3. Saşa, Grişa şi Ion (Saşa, Grişa e Ion) di Igor Cobileanski, Moldavia

concorso documentari
1. Das Geheimnis von Deva (Il segreto di Deva) di Anca Miruna Lazarescu, Germania – Romania
2. Otroci s Petrička (I bambini della collina di Petriček) di Miran Zupanič, Slovenia
3. Gyveno senelis ir bobute (Nonno e nonna) di Giedrė Beinoriūtė, Lituania

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