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INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST Cronache dal festival
18  gennaio 2008  

 

INCONTRI CON GLI AUTORI: MENZEL E CONVERSANO

Ha preso il via presso l’Hotel Urban, la lunga serie di incontri con autori e ospiti presenti a Trieste in occasione del festival.
Stamattina hanno partecipato al dibattito con il pubblico, orchestrato da Annamaria Percavassi e Roberto Ferrucci, i registi protagonisti delle proiezioni della serata inaugurale: Menzel e Conversano.
Filo rosso della discussione di entrambi è stato il rapporto che intercorre tra la letteratura e il cinema. Il grande maestro ceco, infatti, per la sceneggiatura de “Ho servito il re d’Inghilterra”, film che ha riscosso un notevole successo tra il pubblico presente al cinema Excelsior, si è ispirato all’omonimo libro di un autore da lui molto stimato: Bohumil Hrabal.
Menzel ha descritto come una sfida ardua quanto stimolante la trasposizione in immagini di parole scritte da un’altra persona scomparsa peraltro più di dieci anni fa. Il suo compito dichiarato, infatti, è stato quello di far conoscere quelle parole ad un pubblico ampio attraverso un mezzo di comunicazione più diffuso e popolare come il cinema.
L’incontro ha preso immediatamente una connotazione ironica quando Menzel ha raccontato del suo difficile rapporto iniziale con le nuove tecnologie, sicuramente più moderne e sofisticate rispetto a quelle presenti al momento delle riprese del suo film precedente, girato più di dodici anni fa.
Rispondendo ad una domanda di uno spettatore riguardo le sensazioni provate dal regista nel momento della scissione tra Repubblica Ceca e Slovacchia, Menzel sorridendo ha risposto: “Considero gli slovacchi come dei fratelli. In un eventuale partita di hockey noi contro di loro, non saprei per chi tifare”.
Durante questo dibattito, trasformatosi velocemente in una conversazione informale tra regista, moderatori e pubblico presente, è stata lanciata una denuncia di disattenzione nei confronti di questi film da parte della distribuzione e del pubblico. Annamaria Percavassi ha lamentato infatti una sorta di “censura” del mercato, dettata forse da una diffidenza nei confronti dei registi provenienti dall’est Europa. Anche il distributore del film di Menzel, presente in sala, si è affiancato a questa denuncia, sostenendo che “se qualcuno ha qualcosa di diverso da raccontare non viene ascoltato, ma viene ascoltato solo chi ha da dire cose comuni” e aggiungendo che “bisognerebbe abituare il pubblico ad una maggiore attenzione nei confronti di sé stesso”
Disattenzione del pubblico lamentata da Roberto Ferrucci anche riguardo il libro di Mauro Covacich “Trieste sottosopra”, da cui è stato tratto il cortometraggio di Francesco Conversano e Nene Grignaffini “Il mare in una stanza”. Presente all’incontro Conversano, che nel suo intervento si è ricollegato al discorso cominciato da Menzel, ossia il legame tra parole, e quindi letteratura, e immagini, ossia cinema. Anche Conversano, infatti, si è trovato a raccontare la realtà attraverso la mediazione delle parole di uno scrittore come Covacich che ha già raccontato quella realtà in un momento precedente. Il regista ha parlato di quel lieve imbarazzo che ha provato al momento dell’inizio delle riprese di un film che avrebbe dovuto soddisfare, oltre al suo ego artistico, anche lo spirito dello scrittore. Imbarazzo che però è stato velocemente superato grazie alla fiducia e alla stima reciproca tra i due artisti, che sono riusciti a riprodurre insieme a Nene Griffagnini quella Trieste in cui tutti i triestini presenti in sala Excelsior si sono immediatamente riconosciuti.
 

TORMENTONI, FRIZZI E LAZZI FESTIVALIERI
Quest’anno si è puntato su Michele Venitucci. Se l’anno scorso ci si sdilinquiva per Zoltan Miklos il giovane ungherese dotato di un certo appeal, ora è la volta dell’intrigante attore nostrano. Nel 2000 Sergio Rubini lo scelse come uno dei protagonisti di “Tutto l’amore che c’è”; da allora il giovane Michele Venitucci è riuscito a proseguire e crescere nel suo lavoro di attore. Premiato come migliore attore all’ultima edizione del festival di Locarno, in ex aequo con Michel Piccoli, non è proprio cosa da tutti.

Ieri sera il bel Michele è arrivato per la presentazione del film di Fulvio Bernasconi, intervenuto anch’esso. Il film è stato girato in regione; tutto ciò ha creato molte aspettative e curiosità nel pubblico: alla proiezione in seconda serata, infatti, molta gente calcava la moquette “aranciosa”del secondo piano. Una piccola attesa e tutti si sono riversati in platea. Un piccolo lapsus più o meno freudiano è intervenuto con l’ausilio della presentatrice Daniela Picoi, che ha trasformato il regista Bernasconi in un ex Presidente del Consiglio…Fischi e grida e risolini non sono mancati da nessuna parte!! 

Quelli che… quanto fa figo andare al festival!
Ieri sera a mezzanotte un gruppo di giovani, presumibilmente due coppie clandestine o finti presenzialisti, sono arrivati per vedere il film di Bernasconi. Avvertendoli, che purtroppo rimaneva soltanto una mezz’oretta scarsa di film da vedere, il capogruppo ha esclamato “ah, ma no è troppo…A noi interessava al massimo una decina di minuti, giusto il tempo per essere in sala quando si accendono le luci è poter dire di aver visto il film!”

Magari interessati al film no, ma poter dire di aver presenziato al Trieste Film Festival…si!

 

Photogallery: 18 dicembre

Jiri Menzel agli incontri stampa

Pubblico agli incontri con gli autori

Jiri Menzel con Ada Prelazzi

Le parole di Menzel nei geroglifici dell'interprete

Conversano conversa

Annamaria Percavassi e Roberto Ferrucci

Francesco Conversano con Annamaria Percavassi

Fulvio Bernasconi e Michele Venitucci

 Elda Guidinetti

Michele Venitucci al TTF

Michele Venitucci al TTF

Elda Guidinetti

Michele Venitucci al TTF

Tibisay Campanella

Michele Venitucci e Elda Guidinetti

Daniela e Ada

Max... l'ectoplasma

Edoardo Fulio Bragoni

Irena Taskovski- giuria cortometraggi

Dorota Kedzierzawska

Dorota Kedzierzawska

Corso Salani - giuria documentari

Laila Pakalniņa - giuria documentari

Davide Oberto - giuria cortometraggi

 Irena Taskovski- giuria cortometraggi

La giuria del trieste film festival con Tiziana Ciancetta

Elda Guidinetti e Serge Sobczynsky, della giuria dei lungometraggi

La giuria del trieste film festival

Davide Oberto e Irena Taskovski

Irena Taskovski

Dorota Kedzierzawska e Arthur Reinhart all'Excelsior

Riflessioni sul festival

Il mago dei cataloghi

Una spettatrice alla mostra fotografica di Gaal presso il cinema Excelsior

Bernasconi prima della proiezione del suo film

Fulvio Bernasconi e Michele Venitucci sul palco dell'Excelsior

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