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WALLS OF SOUND: Sound(e)scapes of possibilities
Ulteriore, stimolante percorso di quest’edizione, rigorosamente proposto in seconda serata, è Walls of Sound: un viaggio senza meta che permette di gettare sguardi penetranti, ironici, a volte provocatori, sul modo in cui la musica viene prodotta, fruita e vissuta al di fuori dei grandi circuiti mediatici.

Partendo dall’ormai classico doc di Lech Kowalski su una comunità di punk polacchi che fabbricano anfibi per vivere (The Boot Factory), passando per un festival gothic dell’Europa centrale (Castle Party 2006, di Arthur Schmidt), una piazza che manifesta – e canta – contro l’elezione del presidente bielorusso Lukashenko (Music Partisans, di Miroslaw Dembinski), saltando avanti e indietro nel tempo fino al primo e storico disco della punk band slovena Pankrti (Pankrti – Dolgcajt, di Igor Zupe), il viaggio continua attraverso i muri sonori dell’Europa centro orientale degli ultimi anni, tra heavy metal, hip hop, elettronica e molto altro ancora.

THE BOOT FACTORY - Lech Kowalski
CASTLE PARTY 2006 - Arthur Schmidt
DIVIDED STATES OF AMERICA - LAIBACH 2004 TOUR - Sašo Podgoršek
FULL METAL VILLAGE - Sung-Hyung Cho
GLASBA JE ČASOVNA UMETNOST, LP FILM PANKRTI-DOLGCAJT - Igor Zupe
HEAVY METAL AUF DEM LANDE - Andreas Geiger
HERE WE COME - Nico Raschick
LOPOTT RITMUS (HIPI-HOPI) - Martin Szecsanov
MUZYCZNA PARTYZANTKA - Mirosław Dembiński
ULICA GRAFITA - Sergej Kreso
WE CALL IT TECHNO! - Maren Sextro, Holger Wick


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