NEWS



 

 

 
 
 
NEWS
26 gennaio 2011  
 
I VINCITORI DEL TRIESTE FILM FESTIVAL

 
CONCORSO LUNGOMETRAGGI
 

BESA
di Srđan Karanović
Serbia - Slovenia - Francia - Ungheria - Croazia, 2009, 35mm, col., 105’, v.o. serba, slovena, albanese 

 
Premio Trieste
Miglior Lungometraggio


 
 CONCORSO CORTOMETRAGGI
 
DER KLEINE NAZI
(IL PICCOLO NAZISTA)
di Petra Lüschow
Germania, 2010, 35mm, col., 14’, v.o. tedesca                                                                                                
 
 
Premio Mediterraneo Cinema
Miglior Cortometraggio
Premio offerto dalla Fondazione Mediterraneo

 
CONCORSO DOCUMENTARI

CINEMA KOMUNISTO
di Mila Turajlić
Serbia, 2010, HD, col. & b-n, 100', v.o. serba                                                                                                   
 
 
Premio Alpe Adria Cinema
Miglior Documentario
 

 
Premio CEI - Central European Initiative
 

AL CINEMA DI DUŠAN HANÁK
Alpe Adria Cinema - Trieste Film Festival ha deciso di assegnare il Premio CEI 2011 al regista slovacco Dušan Hanák perché nel suo cinema e nelle sue opere ha sempre affrontato le tematiche della necessità di dialogo fra culture diverse e del difficile e controverso rapporto fra individuo e potere
  
 
ZONE DI CINEMA
 

SCONFINATO. STORIA DI EMILIO
di Ivan Bormann
Italia, 2010, DV, col., 52’, v.o. italiana
 
 
 
 
 
Premio offerto dalla Provincia di Trieste 


 
 

24 gennaio 2001
 
 
Alpe Adria Cinema - Trieste Film Festival ha deciso di assegnare il Premio CEI - Central European Initiative 2011 al regista slovacco Dušan Hanák perché nel suo cinema e nelle sue opere ha sempre affrontato le tematiche della necessità di dialogo fra culture diverse e del difficile e controverso rapporto fra individuo e potere (nell'immagine, il Segretario Generale  CEI Gerhard Pfanzelter mentre consegna il premio al cineasta, sulla destra)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
18 gennaio 2011 
 

350WHEN EAST MEETS WEST

Trieste Cross-border Meeting
19/21 gennaio 2011
 
Parte domani, mercoledì 19, e durerà fino al 21 gennaio, WHEN EAST MEETS WEST, l'incontro di co-produzione organizzato dal Fondo per l'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e il Trieste Film Festival, in collaborazione con EAVE, ANTENNA MEDIA TORINO, MEDIA DESK ITALIA, e con il patrocinio di EURIMAGES.
L'obiettivo è quello di incoraggiare la cooperazione tra paesi dell'Europa orientale, Italia e un altro Paese dell'Europa occidentale: dopo il successo dell'edizione 2010, con un primo focus dedicato alla Spagna, nell'edizione del 2011 il paese dell'Ovest selezionato è laFrancia.
WHEN EAST MEETS WEST riunirà numerosi produttori, responsabili di fondi del cinema nazionali e regionali, commissioning editor e sales agents provenienti da entrambe le aree.
 
Tra i numerosi enti che hanno già dato conferma della loro partecipazione
ARTE (Francia), RAI 3 (Italia), HRT (Croazia), RTV SLOVENIJA (Slovenia),  EASTWEST DISTRIBUTION (Austria) FILM EUROPE (Repubblica Ceca), COPRODUCTION OFFICE (Francia), SOUL FOOD (Serbia), SLOVENIAN FILM FUND (Slovenia), CROATIAN AUDIOVISUAL CENTRE (Croazia), NATIONAL FILM CENTER (Bulgaria), FILM CENTER SERBIA (Serbia), SLOVAK FILM INSTITUTE (Rep. Slovacca), GEORGIAN NATIONAL FILM CENTER (Georgia), MACEDONIAN FILM FUND (Macedonia), CNC (Francia) REGION PACA (Francia)
 
Il programma includerà il Pitching di 16 progetti selezionati in collaborazione con EAVE e un Film Forum che intende esplorare il panorama audiovisivo dell'Europa orientale e occidentale attraverso tavole rotonde, presentazioni, case study e proiezioni.

Per i dettagli e il programma dell'iniziativa consultare la pagina dedicata sul sito (menù di sinistra).
 
 
 
 
 
 
 
Photogallery: WHEN EAST MEETS WEST - day 1

WEMW day 1 - WEMW is about to start...

WEMW day 1 - conference hall

WEMW day 1 - apertura lavori

WEMW day 1 - first session

WEMW day 1 - panel about funds

WEMW day 1 - The art of pitching

WEMW day 1 - Lunch time

WEMW day 1 - second session

 
 

 
 
 
16 gennaio 2011 
 
 
Col Trieste Film Festival, torna puntuale anche MURI DEL SUONO, arrivato alla sua terza edizione. Per chi ancora non la conoscesse, si tratta della sezione del festival dedicata esclusivamente ai film a tema musicale prodotti nell'Europa centro-orientale nell'ultimo anno. Diversi gli appuntamenti che verranno proposti, anche quest'anno con film per tutti i gusti: rock, punk, techno, ma anche cori partigiani, musica etnica e popolare, sperimentale e una puntata (che racchiude il senso della selezione) nella musica d'avanguardia. 
Un viaggio che parte dalla Polonia con ZEW WOLNOŚCI - Beats of Freedom di Wojciech Słota e Leszek Gnoiński, documentario che racconta il rock polacco dagli anni '50 fino alla caduta del comunismo attraverso una quantità impressionante di rari materiali d'archivio sui principali gruppi della scena, commentati dal giornalista musicale inglese Chris Salewicz. Un documento eccezionale che mostra il ruolo del rock nella creazione ed evoluzione dei movimenti di ribellione giovanili dietro la Cortina di ferro (consigliato a chi, della scorsa edizione, ha amato How the Beatles Rocked the Kremlin).
Un programma è dedicato interamente alla Romania, di cui verranno presentati MUZICA ÎN SÂNGE di Alexandru Mavrodineanu, storia di un bambino vittima di un ingranaggio che lo vuole star a tutti i costi, e THE SHUKAR COLLECTIVE PROJECT, di Matei-Alexandru Mocanu, un viaggio in un esperimento musicale e umano che ha visto uniti cucchiai e deck, il meglio della scena techno rumena e la musica tradizionale degli zingari. 
Dalla Serbia due storie di realizzazione personale, una attuale e una che affonda le radici nella ex Jugoslavia: ZVEZDA JE ROÐENA di Vanja Kovacević, storia di una cover band dei Decemberists la cui batterista (che è anche la regista) ha solo pochi mesi a disposizione per imparare a suonare lo strumento prima di salire su un palco e accetta con coraggio la sfida, e MICA I OKOLNE PRIČE di Milan Nikodijević, sulla mitica cantante Milica Ostojic aka Mica Trofrtaljka o Mica Davorika, divenuta popolare nella Jugoslavia degli anni '70 per le sue canzoni dai testi controversi e ora tranquilla signora si mezz'età che si racconta con ironia alla macchina da presa.
A cavallo fra Slovenia e Italia è invece ambientato PESEM UPORA di Andraž Pöschl, che ci mostrerà come i valori che ispirarono i cori partigiani della Seconda guerra mondiale siano vivi ancora oggi, anche fra le nuove generazioni. 
Infine, una vera e propria immersione nella contemporaneità più sperimentale di V I N Y L - Tales from the Vienna Underground (dell'inglese A. C. Standen-Raz) e nell'incredibile panorama dell'underground viennese e, per chiudere, un salto nel futuro con ES WIRD EINMAL GEWESEN SEIN di Anca Miruna Lazarescu. Siete tutti invitati nella chiesa tedesca sconsacrata del documentario, al cui interno risuona una composizione di John Cage. Non serve affrettarsi, tanto risuonerà fino al 2640...
A completare la rassegna, anche quest'anno un evento speciale di fiction: WSZYSTKO CO KOCHAM - All That I Love, di Jacek Borcuch, storia di punk, amore e crescita ambientata nella Polonia di Solidarnosc, in un film presentato al Sundance e candidato polacco agli Oscar come Miglior film straniero.
9 film, due dei quali in una speciale collocazione notturna, per chi anche al cinema ama fare le ore piccole. 9 film su quello che significa fare musica, ieri oggi e domani. Buon ascolto (e visione) a tutti!
 
(per maggiori info sui singoli titoli vedi sezioni > walls of sound)
 
 
 
 
14 gennaio 2011


Oggi, presso l'Hotel Urban Design di Trieste, è stata finalmente presentata ufficialmente la 22a edizione del Trieste Film Festival. Questo ventiduesimo anno sfida una stagione difficile e tutta in salita per la cultura, proponendo molte novità e dimostrandosi una fucina importante nell’offrire opportunità di collaborazione e scambio nel settore della cinematografia e nel contesto geografico dell’Europa orientale. Anche quest’anno una manifestazione che presenta grandi autori, giovani esordienti e premi in denaro che, per la prima volta, non verranno assegnati da una giuria di ospiti internazionali, bensì dall'affezionato e competente pubblico del festival. 
 
Confermata la presenza a Trieste del premio Oscar Danis Tanović, che verrà a presentare in apertura di festival il suo ultimo lavoro, CIRKUS COLUMBIA, con cui torna in Jugoslavia nei giorni precedenti la guerra del '91, raccontando una storia di solitudine e amicizia. Annunciato anche il film di chiusura della manifestazione, che sarà l'ultima opera del geniale regista georgiano Otar Iosseliani, presentata con successo al festival di Cannes, CHANTRAPAS, una favola autobiografica divisa tra la Georgia e Parigi.

Rimane intatto il nucleo storico del festival, rappresentato dai concorsi internazionali: le 3 sezioni competitive del festival come ogni anno cercheranno di documentare e interpretare i segnali di tendenza più originali provenienti dai paesi dell'Europa centro-orientale. Fra i molti titoli (di cui lungometraggi e documentari tutti in anteprima italiana) tanti quelli che, realizzati da autori consolidati o da esordienti al loro primo lungometraggio, hanno già fatto parlare di sé nei festival europei e che testimoniano la vitalità di concorsi che fanno della varietà e molteplicità di sguardi e prospettive uno dei suoi punti di forza.

La retrospettiva completa è dedicata quest'anno al documentarista Sergei Loznitsa, celebrato al festival di Cannes 2010 per il suo esordio nella fiction con il magnifico SČASŤJE MOJE (LA MIA FELICITÀ). La retrospettiva, alla presenza dell'autore, permetterà di ricostruire il percorso creativo di questo regista nato in Bielorussia, cresciuto in Ucraina, maturato tra le scuole di Mosca e San Pietroburgo, emigrato (dal 2001) in Germania.

Torna, quest'anno, il progetto “LO SCHERMO TRIESTINO”, curato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste. La quarta puntata del progetto ha come protagonista una delle firme più prestigiose della critica italiana, il triestino Callisto Cosulich, che ha scelto, per rappresentare il proprio senso del cinema, 4 film di culto. Uno dei 4 film in programma (LADY WINDERMERE’S FAN/IL VENTAGLIO DI LADY WINDERMERE del grande Lubitsch) sarà presentato nella versione integrale, recuperata dalla preziosa Cineteca del Friuli che l'ha di recente acquisita dal MoMa di New York, e sarà impreziosito da una accompagnamento musicale dal vivo. 

C'è poi l'approfondimento dedicato al “cinema vero” del regista slovacco Dušan Hanák: 4 lungometraggi, documentari e non, che gettano uno sguardo sul percorso artistico di una delle più importanti e rilevanti personalità della cinematografia slovacca e della "nova vlnà", le cui opere sono state a lungo ostracizzate dal regime. 

Tra le novità di quest'anno, il Premio Corso Salani, che verrà attribuito a uno dei cinque finalisti selezionati (tutti italiani, indipendenti e con un progetto già in fase di realizzazione)  il cineasta (prematuramente scomparso nel giugno scorso) che più di ogni altro in questi anni ha saputo creare un cinema straordinariamente innovativo coniugato a un modello di indipendenza esemplare rispetto a ogni esigenza di "mercato". 

Si rinnova per la seconda volta a Trieste When East Meets West (19-21 gennaio), incontro di co-produzione organizzato dal Fondo per l'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e il Trieste Film Festival in collaborazione con EAVE, ANTENNA MEDIA TORINO, MEDIA DESK ITALIA, e con il patrocinio di EURIMAGES. L'obiettivo è quello di incoraggiare la cooperazione tra paesi dell'Europa orientale, Italia e un altro Paese dell'Europa occidentale: nell'edizione del 2011 il paese dell'Ovest selezionato è la Francia. Il programma include il pitching di 16 progetti selezionati in collaborazione con EAVE, e un Film Forum che intende esplorare il panorama audiovisivo dell'Europa orientale e occidentale attraverso tavole rotonde, presentazioni, case study e proiezioni.
Il progetto Eastweek, giunto alla sua terza edizione, rinnova il proprio impegno con le Scuole e le Accademie di Cinema dell’Europa centro-orientale, portando a Trieste una trentina di giovani registi e sceneggiatori e dando loro l’occasione di partecipare, oltre che al festival, ad incontri, seminari e proiezioni speciali. Incontreranno gli studenti e il pubblico, fra l'altro, due maestri quali il regista Jiří Menzel e l’attore Rade Šerbedžija, per illustrare i loro straordinari percorsi professionali. 
 
Torna  anche MURI DEL SUONO: la sezione del festival dedicata ai film a tema musicale prodotti nell'Europa centro-orientale nell'ultimo anno è arrivata alla terza edizione. Rock, punk, techno, ma anche cori partigiani, musica etnica e popolare, sperimentale e una puntata (che racchiude il senso della selezione) nella musica d'avanguardia. Un viaggio che parte dalla Polonia, fa il giro di mezza Europa, passando per Romania, Serbia e Germania, e approda in Italia dopo una tappa slovena.
Anche quest'anno, nella sezione musicale, un evento speciale di fiction: WSZYSTKO CO KOCHAM (TUTTO CIÒ CHE AMO), di Jacek Borcuch, storia di punk, amore e crescita ambientata nella Polonia di Solidarność, in un film presentato al Sundance e che rappresenterà la Polonia agli Oscar.

A completare l’edizione 2011 la sezione ZONE DI CINEMA, destinata ad ospitare i più interessanti esempi della produzione cinematografica strettamente collegata al territorio, e che -con il sostegno della Provincia di Trieste- attribuirà il Premio Zone di Cinema per l’opera ritenuta migliore dal giudizio del pubblico. La sezione quest’anno è stata invitata al festival cinematografico di Pécs, città ungherese capitale della cultura europea nel 2010, avviando così una collaborazione tra le due città e i due festival sul tema comune della cultura di frontiera.

(Per i dettagli sui titoli e gli eventi delle singole sezioni vi invitiamo a visitare lo spazio “sezioni” del sito. Il programma completo è consultabile e scaricabile in .pdf nello spazio "programma").

 
  
 
 
3 gennaio 2011
 
Sarà CIRKUS COLUMBIA, del premio Oscar Danis Tanović (con No Man's Land, nel 2002) ad aprire la 22° edizione del Trieste Film Festival, con la presenza a Trieste del regista. Tanović torna nella 'sua' Jugoslavia, nei giorni precedenti la guerra del '91, raccontando una storia di solitudine e amicizia, tratta dall'omonimo esordio letterario del giornalista croato Ivica Ðikić. Attore principale di CIRKUS COLUMBIA, è Miki Manojlović, celebre 'volto' dei film di Kusturica e Paskaljević; al suo fianco, Mira Furlan, una delle più note attrici della ex-Jugoslavia, ma conosciuta al grande pubblico per i ruoli interpretati nelle serie televisive LOST e BABYLON 5.

“Mi attirava fare un film su questo periodo prebellico perché mi interessava la vita di queste persone normali all’avvento di un grosso rivolgimento storico, delle bufere della Storia. Volevo mostrare come stessero immemori nello spazio ristretto fra pace e guerra ... Mi interessava anche come l’uomo della porta accanto potesse diventare un guardiano di campo, un torturatore, un assassino… Qualche volta sento che nel 1992, quando cadde il comunismo, ci siamo ritrovati sul bordo di un abisso. Il resto del mondo guardava in silenzio dall’altra parte. Siamo stati costretti a saltare, ma non siamo arrivati dall’altra parte. Stiamo ancora cadendo.” (D. Tanović)

 

  
 
 
10 giugno
 
La ventiduesima edizione del Trieste Film Festival avrà luogo dal 20 al 26 gennaio 2011.
 
 
 
 
28 gennaio
 
I VINCITORI DEL TRIESTE FILM FESTIVAL

 
Concorso lungometraggi
 

ĐAVOLJA VAROŠ
(LA CITTA‘ DEL DIAVOLO)
di Vladimir Paskaljević
Serbia, 2009, 35mm, col., 82’, v.o. serba

Per il coraggio e la chiarezza con le quali un giovane regista descrive, attraverso un montaggio puntuale e una regia eccellente, una città da cui gli Dei sono fuggiti.
 
Premio Trieste
Miglior Lungometraggio
GUARDA TRAILER


KYNODONTAS
(Canino)
di Yorgos Lanthimos
Grecia, 2009, 35mm, col., 93', v.o. greca

Per la parodia del termine ‘capofamiglia’, per il linguaggio distorto che rivela i problemi sociali contemporanei e dolorosi comuni a tutti e perché segna la nascita di una nuova era del cinema greco.
 
Menzione Speciale
GUARDA TRAILER


ORDINARY PEOPLE
(PERSONE COMUNI)
di Vladimir Perišić
Serbia - Francia - Svizzera, 2009, 35mm, col., 80', v.o. serba
Per aver saputo raccontare in modo lineare e pertinente fino a quale grado di violenza esterna/interna tutti noi “persone comuni” siamo in grado di spingerci.
 
Menzione Speciale
GUARDA TRAILER

 
Concorso cortometraggi
 
VARIÁCIÓK
(VARIAZIONI)
di Krisztina Esztergályos
Ungheria, 2009, DigiBeta, col., 28', v.o. ungherese
La giovane regista ungherese esplora le relazioni sessuali, approfondisce la comprensione della realtà, mostra padronanza dello stile visivo e talento per il linguaggio cinematografico. Dimostra  compassione per i propri personaggi senza scadere in sentimentalismi. La giuria spera di vedere al più presto il prossimo lavoro di questa regista così promettente.
 
Premio Mediterraneo Cinema
Miglior Cortometraggio
 

FELICITÀ
di Salomé Aleksi
Georgia, 2009, DigiBeta, col., 30', v.o. georgiana
Il film è un ritratto particolareggiato, divertente e amaro allo stesso tempo, della società rurale georgiana e di quella europea in un momento di cambiamenti politici ed economici.
 
Menzione Speciale


ODIGIES CHRISEOS
(ISTRUZIONI PER L'USO)
di Costas Yiallourides
Cipro - Grecia, 2008, DigiBeta, col., 27', senza dialoghi
Il film è piacevole e parla della solitudine in modo assolutamente cinematografico, senza usare parole ma attraverso l’espressione dei sentimenti, del corpo e della ripetitività delle azioni.
 
Menzione Speciale


 
Concorso documentari

DIE FRAU MIT DEN 5 ELEFANTEN
(LA DONNA CON I CINQUE ELEFANTI)
di Vadim Jendreyko
Svizzera - Germania, 2009, 35mm, col., 93', v.o. tedesca, russa
La giuria, all’unanimità, assegna il premio al regista per essere riuscito a cogliere e trasmettere appieno la personalità della sua protagonista. Attraverso un linguaggio cinematografico rigoroso e semplice, presenta questa adorabile donna, guidata da un grande senso dell’umanità e dell’arte. Il regista esplora, con coinvolgimento e rispetto, i molteplici aspetti di una personalità a tutto tondo che stimola la consapevolezza e la comprensione di noi stessi. Il film è il ritratto toccante di una donna  che, nonostante l’età, rappresenta tuttora una fonte di ispirazione e di energia creativa, anche per le generazioni più giovani.
Premio Alpe Adria Cinema
Miglior Documentario
 

17 AVGUSTA
(17 AGOSTO)
di Aleksandr Gutman
Russia, 2009, DigiBeta, col. & b-n, 62', v.o. russa
Il regista è riuscito a stabilire una grande empatia con il suo protagonista. Senza esprimere giudizi e attraverso un approccio visivo asciutto e rigoroso, esplora la vita in prigione e la capacità della mente umana di resistere e sopravvivere in qualunque condizione con un impressionante rispetto per l’essere umano.
 
Menzione Speciale


Creative Commons License  Questo/a opera č pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.