Il ​Premio CEI – Central European Initiative, che ogni anno segnala un autore capace di interpretare la realtà contemporanea europea e il dialogo tra le culture, è stato consegnato a Cristi Puiu, “per l’ironia tagliente con cui, in tutta la sua opera, ha raccontata la Romania di oggi, mettendone in luce anche gli aspetti più controversi”. Considerato il padre del “Nuovo cinema rumeno”, Cristi Puiu – già premiato nel 2006 a Trieste per The Death of Mr. Lazarescu – presenterà al festival il suo ultimo film, Sieranevada, accolto trionfalmente allo scorso Festival di Cannes e in uscita nelle sale italiane ad aprile, distribuito da Parthénos. Un affresco corale e fluviale che trascina lo spettatore all’interno di un appartamento di Bucarest dove – tre giorni dopo l’attentato contro Charlie Hebdo e quaranta dopo la morte del padre – Lary, neurologo al culmine della carriera, trascorre la domenica con tutta la famiglia, riunita per commemorare il defunto. Non tutto, però, va come previsto: tra discussioni, contrasti, segreti, complotti, Lary si vedrà costretto ad affrontare le proprie paure, a riconsiderare il proprio posto all’interno della famiglia. E a dire le sue verità. Un film che, come sempre nel cinema di Puiu, osserva da vicino l’intimità domestica – e i suoi conflitti – per parlare di un intero Paese, se non di tutto un continente.

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