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TRIESTE FILM FESTIVAL 15 – 22 GENNAIO 2009

MOSTRA MULTIMEDIALE
Trieste, James Joyce e il cinema: storia di mondi possibili 
15 gennaio - 10 febbraio 2009
Sala Umberto Veruda, Palazzo Costanzi
Piazza Piccola 2, Trieste
La mostra può essere visitata tutti i giorni dalle 10:00 – 13:00 e dalle 17:00 - 20:00
 
Domenica 18 gennaio alle ore 11 Erik Schneider, curatore della mostra, terrà una visita guidata all’esposizione
 
La mostra curata da Erik Schneider, organizzata dall’Associazione Alpe Adria Cinema in collaborazione con il Comune di Trieste, è l’occasione per rileggere l’avventura dell’impresa del Cinema Volta a Dublino da una nuova prospettiva: non com’era accaduto finora dal punto di vista dello scrittore irlandese, ma da un'ottica tutta triestina. Il percorso espositivo procede in due direzioni: da un lato propone un’ampia panoramica sulla realtà del cinema a Trieste - dagli esordi nel 1896 fino alla Prima Guerra Mondiale - attraverso l’esposizione di numerosi documenti inediti provenienti da tutti gli archivi locali, che illustrano quanto nella città Adriatica il fenomeno cinema fosse esteso ed evoluto. Dall’altro lato offre un’accurata ricostruzione della vicenda del Cinema Volta, sempre in un’ottica triestina, delineando i profili dei tre principali soci di James Joyce: gli imprenditori e pionieri cinematografici Giovanni Rebez, Giuseppe Caris ed Antonio Machnich, e sottolineando i retroscena economici, imprenditoriali e personali della vicenda, anche qui con l’aiuto di documenti inediti e di elementi nuovi.
 
La mostra multimediale prevede infine uno spazio dedicato alle “fotografie animate” dell'epoca e a documenti visivi sulla vita e le opere di Joyce.
 

On line il trailer della sezione Walls of Sound_Sound(e)scapes of possibilities
viaggio senza meta oltre i muri – politici, mentali, fisici, economici – che getta sguardi penetranti, ironici, a volte provocatori, sul modo in cui la musica viene prodotta, fruita e vissuta al di fuori dei grandi circuiti mediatici. La musica vista come paesaggio sonoro e vitale di sopravvivenza e resistenza: un’esplorazione di mondi possibili, filo conduttore della ventesima edizione del Trieste film festival.

Ingranaggio di una macchina economica o grido di opposizione ai regimi politici, urgenza espressiva o sperimentazione di linguaggi innovativi, rituale estetico che estremizza le tensioni sociali o creazione di una memoria condivisa, la musica di Walls of Sound vuole essere la fotografia del modo in cui ancora oggi la musica è un’energia che attraversa il nostro spazio fisico, politico emotivo e mentale. 11 titoli per altettante incursioni in mondi diversissimi: oi! music, feste scatenate e strategie di commercio capitalista in una fabbrica di anfibi polacca nel classico The Boot Factory, dal cantore delle vite ai margini Lech Kowalski; il festival gothic di Bolkow in Polonia, una piazza che manifesta – e canta – contro l’elezione del presidente bielorusso Lukashenko; il primo e storico disco della punk band slovena Pankrti; un ritratto inedito della capitale mondiale del metal, Wacken; hip hop nella DDR, la nascita della techno in Germania, rock a Sarajevo e molto altro…


MASSIMO ZAMBONI E FABIO BRESSAN PER TFF 2009
Finalmente on line la sigla del festival targata Alpe Adria Cinema che festeggerà la sua 20a edizione dal 15 al 22 gennaio prossimi.
Un trailer di 30’’ per introdurci nell’universo visivo di Trieste Film Festival a compendio della nuova veste grafica 2009: volutamente artigianale e in parte work in progress, ricalcando il lavorio di ricerca e costruzione proprio di un festival cinematografico.
“Per il nostro ventesimo compleanno volevamo una sigla speciale” afferma Annamaria Percavassi, direttrice del festival “contemporaneamente l’amico Massimo Zamboni, nome storico della scena musicale italiana prima con i CCCP – Fedeli alla Linea e poi con i CSI, ci ha voluto regalare una musica originale composta per il trieste film festival! Una musica nello stile di Zamboni: lieve ed evocativa capace di compiere un viaggio oltre la linea d’orizzonte per dischiudere realtà lontane”.
Così il musicista emiliano: “Ho immaginato nella mia musica un rifiorire fuori stagione –siamo in gennaio, no?- note che evocano un nostro diritto all’incanto. Forse è proprio questo il segreto del cinema, dove cento congiunzioni, mille meteoriti scrivono nello schermo del cielo”.
La regia del trailer è di Fabio Bressan, talento tutto triestino già autore della sigla 2008/9 della trasmissione tv Nonsolomoda.


WORK IN PROGRESS: FESTIVAL TRAILER
Ci stiamo ancora lavorando un po su ma è in arrivo la sigla della 20a edizione del festival!!



TRIESTE FILM FESTIVAL: TUTTI NELLA RETE!
Da alcuni giorni il nostro festival è sbarcato su youtube, il noto sito di video sharing e su facebook il social networwk più cliccato!


http://it.youtube.com/user/TRIESTEFILMFESTIVAL

Alpe adria cinema conquista la rete con il canale completamente dedicato al trieste film festival dove si possono visionare i trailer delle passate edizioni, le interviste, i videodiary…. Con una semplice iscrizione al canale del festival potrete poi commentare i video, pubblicare i vostri personali filmati inerenti la manifestazione. Un canale pensato da noi ma che si può costruire e sviluppare solo con il vostro fondamentale aiuto…

 
A pochi giorni dall’apertura il trieste film festival group su facebook ha raggiunto più di 300 iscritti attestandosi come il primo gruppo dedicato ai festival in regione! Una semplice iscrizione a facebook ti permetterà di interagire con noi, di esprimerci i tuoi pareri, i tuoi consigli per fare assomigliare sempre di più l’universo di alpe adria cinema ai suoi spettatori.

www.facebook.com/group.php?gid=33868359894

 

  


TFF 2009: ECCOCI!
Il festival come caleidoscopio; il festival come filtro che può regalarci una nuova visione del reale fornendoci nuovi paradigmi e nuove visioni attraverso il viaggio dei film selezionati da Alpe Adria Cinema. Questa l’idea di fondo della nuova veste grafica di questa edizione, volutamente artigianale e in parte work in progress, ricalcando il lavorio di ricerca e costruzione proprio di un festival cinematografico. Una grande T bianca su campiture floreali che ammiccano all’est diventa l’elemento che si frappone tra l’occhio dello spettatore e la realtà: né schermo né deformazione ma punto di vista privilegiato sul mondo che ci circonda. Un mondo inaccessibile perché a kilometri e universi culturali di distanza ma che diventa esperienza quotidiana grazie al Trieste Film Festival che a gennaio 2009 festeggerà la sua ventesima edizione.



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