JOYCE E IL CINEMA, UN MONDO POSSIBILE
Alle 17.30 nella
sala Veruda di Palazzo Costanzi sono accorsi
numerosi per assistere all’inaugurazione della mostra multimediale
“Trieste, James Joyce e il Cinema: Storia di Mondi
Possibili”. Il curatore dell’esposizione Erik Schneider,
l’ideatore del progetto John McCourt con Elisabetta d’Erme, il
direttore dei CMSA del Comune di Trieste Adriano Dugulin,
l’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste Massimo Greco e la
direttrice di Alpe Adria Cinema Annamaria Percavassi, hanno
introdotto l’evento illustrandone il pensiero ispiratore e le varie
tappe percorse per la sua realizzazione.
Studiosi,
letterati, cineasti e tanti curiosi hanno assistito con interesse
alla presentazione di un cammino espositivo che, attraverso
documenti inediti e preziosi cimeli, da un lato presenta le antiche
radici della realtà del cinema a Trieste e dall’altro rivela una
sfaccettatura dello scrittore irlandese poco nota: il legame tra
James Joyce e il Cinema. La relazione tra Joyce e Trieste è cosa
assodata, meno risaputo è che l’autore sostenne imprenditori
triestini nell’apertura del Cinema Volta, la prima sala
cinematografica in Irlanda.
La presenza di
uno spazio multimediale dedicato alle “fotografie
animate” dell’epoca e ai documenti visivi sulla vita e le opere
dell’autore irlandese arricchiscono l’esposizione con un tocco di
fresca modernità.
Nella sala del
cinema Ariston, alle 21 si svolge in collaborazione
con il British Film Institute “Una serata al Cinema Volta”.
Una speciale performance curata da Paolo Venier che si è avvalso di
un proiettore originale dell’epoca, accompagnato a sua volta dalle
note del pianoforte di Carlo Moser. Un vero e proprio
suggestivo viaggio nel tempo attraverso immagini e suoni
appartenenti agli inizi del Novecento…
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