trieste film festival 20 edizione

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TFF20 - INSOSTENIBILI LEGGEREZZE

TFF20 - INSOSTENIBILI LEGGEREZZE DELL'EST - CRONACHE DAL FESTIVAL

Incontri con gli autori

Anche oggi, a partire dalle ore 11, ci sono stati i consueti incontri con i protagonisti del festival per un face to face con pubblico e stampa.

E come ogni incontro organizzato dal festival anche questo diventa un’occasione di dialogo, sempre in un’atmosfera rilassata ed amichevole, dove attori, registi, produttori, direttori della fotografia, sceneggiatori si ritrovano a scambiare opinioni e rispondere a chi ha voglia di saperne di più, o anche solo soddisfare qualche piccola curiosità, con brindisi finale.

Questa domenica mattina hanno iniziato i registi dei due cortometraggi proiettati ieri sera. Il georgiano George Chiper e il rumeno Šhota Gamisonia, rispettivamente per Balestiera # 186 e Pole, klouny, jabloko…. Entrambi molto giovani, iscritti a Facoltà di cinema, hanno avuto modo di confrontarsi su come entrambi si approcciano alla realizzazione di cortometraggi.

Il tema dei film documentari è stato poi ripreso nella seconda tranche degli incontri, con Vladimir Kolas, autore di Galeria Ady, e la regista olandese Mercedes Stalenhoef, regista di Carmen meets Borat. È proprio l’altissima autrice olandese (a dispetto del nome), che ha catturato l’attenzione dei presenti, raccontando delle difficoltà nel girare documentari e nell’etica che una forma come il documentario comporta.

Nel finale è stato presentato il festival di sceneggiatura di Vrnjaćka Banja (Serbia). Nella cittadina vicino a Belgrado si svolge, nel periodo estivo, una delle rassegne più longeve della Serbia. Quest’anno ci sarà l’edizione numero 33, dall’8 al 12 agosto. A parlarne il presidente e il produttore esecutivo: Milan Nikodievjić e Marian Vujovic, già ospiti in altre occasioni al Trieste Film Festival.

Masterclass: Márta Mészáros

Terzo appuntamento con le Masterclass, lezioni tenute dai grandi del cinema a studenti e pubblico. I vari docenti del progetto Eastweek non sono stati scelti a caso ovviamente. Oltre ad essere degli amici del festival da tanto tempo, hanno anche degli approcci alla settima arte molto differenti tra di loro. Partendo dal “consigliere”, Jerzy Stuhr, passando per Andrzej Żuławski che invece di consigli non ne vuole dare perché ognuno ha un proprio modo di essere se stesso, siamo arrivati a Márta Mészáros unica regista donna nelle Masterclass; fortemente voluta per fornire un punto di vista femminile del cinema dell’Est.

La regista ungherese ha incominciato il suo incontro con una esaustiva spiegazione storica per capire a fondo le cinematografie dei Paesi dell’Est Europa. Un approccio forse più accademico ma indispensabile per comprendere gli sviluppi e le influenze operanti anche sul presente del e nel cinema che nasce ad est.

Photogallery: 18.01.2009