Trieste Film Festival https://www.triestefilmfestival.it Alpe Adria Cinema Thu, 21 Mar 2019 13:42:57 +0000 it-IT hourly 1 TRIESTE FILM FESTIVAL IN TOUR! https://www.triestefilmfestival.it/trieste-film-festival-tour-2019/ Wed, 20 Mar 2019 12:36:35 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=28264 “L’iniziativa porterà nei cinema d’Italia il meglio della 30^ edizione del Trieste Film Festival”
Un fitto calendario di proiezioni per il Trieste Film Festival in Tour

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L’iniziativa porterà nei cinema d’Italia il meglio della 30^ edizione del Trieste Film Festival”
Un fitto calendario di proiezioni per il Trieste Film Festival in Tour

Film e documentari internazionali che spaziano dal tema dei diritti umani in Albania, all’espatrio forzato in Libia passando per storie di guerra ambientate in Ucraina ed ex Jugoslavia

 

Torna, grazie al favore incontrato lo scorso anno da una prima edizione sperimentale, il progetto Trieste Film Festival in Tour, ideato dal Trieste Film Festival in collaborazione con Lo Scrittoio, società di promozione e distribuzione da sempre attenta al cinema d’autore e indipendente di qualità, che ha selezionato quattro opere dell’ultima edizione da proporre al pubblico italiano.

Protagonisti del tour di quest’anno saranno il film vincitore del festival Delegacioni (The Delegation) di Bujar Alimani, lungomentraggio vincitore anche del Grand Prix all’ultimo festival di Varsavia, che racconta l’estremo tentativo del regime comunista di “convincere” l’opinione pubblica internazionale dei progressi di Tirana in tema di diritti umani; Chris the Swiss di Anja Kofmel, documentario-inchiesta vincitore della sezione documentari, presentato alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes 2018 che tramite l’uso dell’animazione ricostruisce le circostanze misteriose della morte di un giornalista nella guerra civile jugoslava; Donbass di Sergej Loznica, film d’apertura della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018, peraltro valso all’autore il premio per la Migliore regia, che racconta i tragici e folli eventi della guerra in atto nella regione orientale dell’Ucraina; My home, in Libya di Martina Melilli, documentario vincitore del Premio Corso Salani e selezionato al Festival di Locarno 2018, che racconta la storia di italiani scappati dalla Libia dopo il colpo di stato di Gheddafi ricostruendo memorie familiari e drammi presenti, il colonialismo italiano di allora e la crisi attuale del Mediterraneo.

I quattro titoli del tour di quest’anno, toccheranno numerose città d’Italia: le prime tappe in calendario sono Parma, Verona, Napoli, Trieste, Modena, Padova, Milano, Roma e a seguire anche Firenze e Venezia.
Una preapertura si è svolta con successo al Cinema Kappadue di Verona, grazie alla storica associazione “Circolo del Cinema”, con The Delegation e il prossimo giovedì 28 marzo si replicherà anche con Chris The Swisslunedì 25 marzo Donbass e giovedì 4 aprile The Delegation sbarcheranno al Cinema Edison di Parmavenerdì 5 aprile The Delegation My Home, in Libya saranno al Cinema Astra di Napoli; nei giovedì 18 aprile, 16 e 23 maggio Chris The SwissThe Delegation e Donbass verranno proiettati al Cinema Truffaut di Modena.
Tutti i film della selezione saranno proiettati ogni martedì di aprile (9, 16, 23 e 30) al Cinema Ariston di Trieste  e tutti i lunedì di maggio (6, 13, 20 e 27) saranno al Cinema Lux di Padova.

Il Cinemino di Milano dedicherà l’intera giornata di lunedì 6 maggio all’iniziativa con le proiezioni di tutti i titoli del tour, mentre il Cinema Farnese di Roma programmerà i 4 titoli dal 13 al 15 maggio.

Obiettivo di Trieste Film Festival in Tour è far conoscere al grande pubblico cinematografie e autori di grande valore del panorama internazionale, accomunati da una grande libertà creativa, pur con cifre stilistiche assai differenti, ma spesso difficili da conoscere in mancanza di una giusta collocazione nel mercato italiano.

Come sottolinea Lo Scrittoio “nell’attuale quadro distributivo del cinema di qualità nel nostro Paese è sempre più importante che opere come quelle che presenta il Trieste Film Festival – primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa Centro Orientale che da trent’anni funge da ponte tra oriente e occidente, mettendo in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema – abbiano occasione per dimostrare la propria capacità attrattiva nei confronti del pubblico. In particolare dimostrandolo a quei distributori ormai convinti che in sala paghino soprattutto linguaggi, autori e cast riconosciuti e riconoscibili”.

Tutti i film, come nelle migliori tradizioni di qualsiasi festival internazionale, saranno presentati in lingua originale con i sottotitoli in italiano e ogni tappa del Tour sarà accompagnata da un attento lavoro promozionale e di comunicazione.

Altri cinema o associazioni che volessero aderire all’iniziativa potranno fare richiesta compilando l’apposito form disponibile su scrittoio.net.

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1989-2019: WIND OF CHANGE #3 https://www.triestefilmfestival.it/1989-2019-wind-of-change-day-3/ Thu, 24 Jan 2019 22:55:37 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=27122 CITTÀ VISIBILE, BUTTONERS E SOLIDARNOŚĆ, SOLIDARNOŚĆ… AL TEATRO MIELA

OGGI ULTIMO LABORATORIO TSFF PICCOLI ‘COSTUMISTA PER UN GIORNO’

AL TEATRO MIELA ANCHE IL TSFF CLOSING PARTY

 

Alle 11:00, ...

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CITTÀ VISIBILE, BUTTONERS E SOLIDARNOŚĆ, SOLIDARNOŚĆ… AL TEATRO MIELA

OGGI ULTIMO LABORATORIO TSFF PICCOLI ‘COSTUMISTA PER UN GIORNO’

AL TEATRO MIELA ANCHE IL TSFF CLOSING PARTY

 

Alle 11:00, apre l’ultima giornata del Trieste Film Festival l’evento collaterale Città visibile (Visible City) (I, 2018, HD, col., 105’) in collaborazione con Associazione Maremetraggio. Città visibile è un progetto di video partecipato, ideato dall’associazione Maremetraggio e finanziato da Siae Sillumina, all’interno di tre aree periferiche della città di Trieste che prevede tre diversi percorsi laboratoristi condotti da artisti under 35 (Filippo Gobbato, Margherita Panizon, Laura Samani) e rivolti a giovani che vivono in condizioni di marginalità sociale all’interno dei quartieri stessi. I titoli dei 3 video prodotti sono Valmaura (Un oceano immenso), Ponziana (Tutto il mondo è paese) Melara (Melarancolia). La direzione artistica è di Erika Rossi. L’autore sarà presente in sala.

Alle 14:00 le proiezioni proseguono con Buttoners (Knoflíkári) di Petr Zelenka (CZ, 1997, col. & b-w, 102’) per ‘1989-2019: Wind Of Change’; una black-comedy composta da sei racconti che combinano fatti storici e fiction, naturalismo e finti esperimenti scientifici. Tutto si svolge a Praga nella notte del 6 agosto 1995, cinquant’anni dopo il lancio della bomba atomica su Hiroshima. Pluripremiato all’estero in numerosi festival inernazionali, Buttoners è diventato un film di culto per il pubblico ceco, vincendo anche come Miglior Film ceco del 1998.

Ultima proiezione del 30. TRIESTE FILM FESTIVAL sarà, alle 16:00Solidarity, Solidarity… (Solidarność, Solidarność) di Bajon, Bromski, Bugajski, Domaradzki, Falk, Glinski, Jakimowski, Kolski, Machulski, Szumowska, Trzaskalski, Wajda e Zanussi (PL, 2005, col., 113’). Tredici registi di generazioni diverse hanno accolto l’invito del regista Andrzej Wajda per ricordare la nascita del sindacato Solidarność e gli eventi all’agosto 1980 in Polonia. Ogni regista ha contribuito al progetto con un cortometraggio di dieci minuti, in piena libertà di scelta del contenuto e della forma. L’intento comune è stato quello di raccontare il fenomeno Solidarność che riuscì, superando tutte le divisioni sociali, in un’impresa irripetibile: riunire dieci milioni di polacchi in un unico movimento.

Alle 16:30, presso Patchwork Victim, si terrà il laboratorio Costumista per un giorno: disegni, forbici, colla e tantissime stoffe a disposizione. I bambini potranno disegnare e scegliere i tessuti per gli outfit dei protagonisti dei loro film preferiti o di quelli immaginari che vorrebbero realizzare un giorno.

Alle 22:00 al Teatro Miela, il Trieste Film Festival si chiude con il TSFF Closing PartyABOP Live. ABOP è un gruppo che arriva da Zagabria e che si ispira alla ‘house’ di Chicago, la ‘techno’ di Detroit e gli altri primi originari generi ‘clubbing’. Cinque eccellenti e navigati musicisti sul palco, provenienti da alcune famose band rock, pop & etno del vicino paese, chiuderanno la 30. edizione del Festival.

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1989-2019: WIND OF CHANGE #2 https://www.triestefilmfestival.it/1989-2019-wind-of-change-day-2/ Wed, 23 Jan 2019 22:12:34 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=26948 NORTHERN SKIRTS APRE LE PROIEZIONI DELLA GIORNATA PER ‘1989-2019: WIND OF CHANGE’
 
OGGI AL MIELA ANCHE L’INCONTRO MIGRAZIONI DI GENERE
 
La prima proiezione della giornata sarà Northern Skirts (Nordrand) di ...

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NORTHERN SKIRTS APRE LE PROIEZIONI DELLA GIORNATA PER ‘1989-2019: WIND OF CHANGE’
 
OGGI AL MIELA ANCHE L’INCONTRO MIGRAZIONI DI GENERE
 
La prima proiezione della giornata sarà Northern Skirts (Nordrand) di Barbara Albert (A-D-CH, 1999, col., 103’), alle 14:00 presso il Teatro Miela. Austria 1995. Jasmin, Tamara, Valentin, Senas e Roman sono cinque giovani di provenienza geografica e sociale diversa che s’incontrano a Vienna e condividono per un breve periodo di tempo le loro vite e i loro sogni. Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia del 1999, dove Nina Proll vinse il premio “Marcello Mastroianni” come miglior attrice emergente. Il film è stato selezionato in concorso alla XI edizione di Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival (2000).
A seguire, alle 16:00, Fragments – Chronicle of a Vanishing (Krhotine – Kroniduka Jednog Nestajanja) di Zrinko Ogresta (HR, 1991, col., 101’). Ivan, un giovane uomo, è determinato a scoprire cosa è successo a suo nonno, arrestato e poi scomparso durante la Seconda Guerra Mondiale perché il nuovo governo comunista ha etichettato tutti i suoi famigliari come ‘traditori’. Il film, dopo la premiere al Festival di Pola nel 1991 (unico film a essere proiettato, a causa dello scoppio della guerra fra Croazia e Serbia), è stato presentato durante la terza edizione degli Incontri Internazionali di Alpe Adria Cinema (dicembre 1991). L’autore sarà presente in sala.
 
Alle 17:00, sempre al Teatro Miela, ci sarà l’incontro Migrazioni di genere. Conversazione con Mario Di Martino e Antonella Nicosia, presidente del circolo Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, su alcuni progetti che si stanno realizzando a Trieste con i richiedenti asilo per motivi legati all’identità di genere. Incontro realizzato in collaborazione con il M.I.T. di Bologna, il circolo Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia ONLUS e il Festival Divergenti di Bologna.
 
Alle 18:00 riprende la programmazione per ‘1989-2019: Wind of Change’ con The Powder Keg (Bure Baruta) di Goran Paskaljević (F-GR-MK-YU-TR, 1998, col., 102’): Belgrado, novembre 1995. La notte degli accordi di Dayton. Follia e violenza devastano la città. La guerra è ovunque: nelle strade, nelle case. La violenza mette gli uomini gli uni contro gli altri, travolge i destini dei singoli intrecciandoli in un’atmosfera tragicomica e assurda. Con un cast prestigioso, Bure Baruta venne presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e in molti altri festival internazionali. Film d’apertura della X edizione del Festival (1999).
Chiude la giornata il film delle 20:00No Man’s Land di Danis Tanović (F-BIH-I-B-GB-SLO, 2001, col., 98’). Bosnia ed Erzegovina 1993. Quando i combattimenti si fanno sempre più pesanti, due soldati di opposti schieramenti, Nino e Ciki, rimangono intrappolati nella terra di nessuno, mentre un terzo soldato diventa una sorta di trappola esplosiva vivente. Girato in Slovenia, No Man’s Land ha ricevuto il premio per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Cannes nel 2001 e il Golden Globe e l’Oscar, entrambi come Miglior Film Straniero nel 2002.
Dalle 22:00 alle 3:30, ci sarà la maratona – evento speciale Success (Uspjeh) di Danis Tanović (HR, 2019, col., 6×60’). La serie segue le storie di quattro persone, di diversa estrazione sociale, che non si conoscono ma che finiscono per essere legate l’una all’altra da un fatto violento. Poiché rischiano di pagarne le conseguenze, i quattro decidono di riprendere il controllo della loro vita. Uspjeh è la prima serie di HBO Europe nella regione adriatica: è un film in sei episodi, ambientato nella Zagabria di oggi, diretto dal premio Oscar Danis Tanović, creato e scritto da Marjan Alčevski.

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1989-2019: WIND OF CHANGE #1 https://www.triestefilmfestival.it/1989-2019-wind-of-change-day-1/ Tue, 22 Jan 2019 23:56:46 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=26912 Al Caffè San Marco, alle 11:00, ci sarà l’ultimo Q&A con registi, attori e produttori presenti al Festival.

Alle 18:00, invece, appuntamento con Generazione Transgender, un incontro con Porpora Marcasciano, che traccia la ...

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Al Caffè San Marco, alle 11:00, ci sarà l’ultimo Q&A con registi, attori e produttori presenti al Festival.

Alle 18:00, invece, appuntamento con Generazione Transgender, un incontro con Porpora Marcasciano, che traccia la propria genealogia trans e ricostruisce la storia di una cultura spesso relegata a margine; lo fa da protagonista del percorso collettivo e ponendosi consapevolmente nello spazio di confine tra i generi. Incontro realizzato in collaborazione con il M.I.T. di Bologna e il circolo Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia ONLUS.

Il Teatro Miela apre le tre giornate di ‘1989-2019: Wind of Change’ alle 11:00 con The Death of Mr. Lazaescu (Moartea Domnului Lazarescu) di Cristi Puiu (RO, 2005, col., 153’). Una sera, a casa da solo, il signor Lazarescu non si sente bene. Un’ambulanza arriva ma ha inizio un’odissea senza fine. Le diagnosi sono contraddittorie, la cura viene rimandata di continuo. I dottori sono freddi e antipatici, mentre il signor Lazarescu va sempre più a fondo nella notte di Bucarest. Uno dei film più importanti del nuovo cinema rumeno, black comedy vincitrice della XVII edizione del Festival nel 2006.

Alle 14:00 si continua con Sitting on a Branch I Am Fine (Sedím Na Konári A Je Mi Dobre) di Juraj Jakubisko (CS-D, 1989, col., 120’): dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale Prengel e Pepe, un soldato e un artista di strada, diventano amici. I due conoscono Ester, una malinconica ragazza ebrea appena uscita da un campo di concentramento. I due uomini devono combattere per la loro vita e per quella di Ester, della quale s’innamorano, mentre l’oppressione del regime comunista sta subentrando alla devastazione lasciata dalla guerra. Menzione speciale alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1989. L’autore sarà presente in sala.

Alle 16:15 ci sarà Simon the Magician (Simon Mágus) di Ildikó Enyedi (H-F, 1999, col., 100’). La polizia francese chiede aiuto a Simon, un visionario che vive a Budapest, per risolvere un caso di omicidio. Mentre è a Parigi, Simon si innamora di Jeanne. Peter, un altro visionario, lo sfida a duello. Riuscirà Simon a incontrare di nuovo il suo amore? In concorso alla XI edizione di Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, il film venne presentato in anteprima al festival di Locarno nel 1999, dove vinse una Menzione Speciale. L’autore sarà presente in sala.

Alle 18:15 l’evento Incontro sulla retrospettiva 1989-2019: Wind of Change racconterà degli ultimi 30 anni di cinema nell’Europa centro orientale. Ci saranno i registi della retrospettiva presenti al Festival e il moderatore dell’incontro sarà Alessandro Mezzena Lona (giornalista).

Gli ultimi due film della giornata saranno alle 20:00 e alle 22:15, rispettivamente Before the Rain di Milcho Manchevski (MK-F-GB, 1994, col., 113’) e Spare Parts (Rezervni Deli) di Damjan Kozole (SLO, 2003, col., 87’).

In Before the Rain, tre storie d’amore si intrecciano sullo sfondo delle turbolenze politiche della Macedonia e di una Londra contemporanea per creare un potente ritratto dell’Europa degli anni novanta. Narrato in tre parti, collegate attraverso i personaggi e gli eventi, il film esplora la natura tragica della guerra, che devasta le vite degli uomini comuni e innocenti, costringendoli a prendere posizione. Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1994. L’autore sarà presente in sala.

Spare Parts è ambientato a Krško, una piccola città industriale al confine tra Slovenia e Croazia. Ludvik, ex campione di gare di corsa, rimasto vedovo, si guadagna da vivere trasportando illegalmente immigrati clandestini dal confine croato a quello italiano. In concorso alla XV edizione del Festival (2004) dove vinse una Menzione Speciale, il film venne presentato in anteprima alla Berlinale e successivamente al festival di Sarajevo, dove vinse il Premio Speciale della Giuria.

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TUTTI I VINCITORI! https://www.triestefilmfestival.it/tutti-i-vincitori/ Tue, 22 Jan 2019 19:00:28 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=26789

Delegacioni di Bujar Alimani è il Miglior lungometraggio
Chris The Swiss di Anja Kofmel il premio come Miglior documentario
Last Call di Hajni Kis è il Miglior cortometraggio
Il Premio Corso Salani supported by Parovel a My Home in ...

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Delegacioni di Bujar Alimani è il Miglior lungometraggio
Chris The Swiss
 di Anja Kofmel il premio come Miglior documentario
Last Call
 di Hajni Kis è il Miglior cortometraggio
Il Premio Corso Salani supported by Parovel a My Home in Libia di Martina Melilli

 

Mentre entrano nel vivo le celebrazioni del trentennale, che fino al 25 gennaio porteranno in città alcuni dei titoli (e degli autori) che hanno fatto la storia del festival, questa sera il Politeama Rossetti ospita la cerimonia di premiazione dei tre concorsi (lungometraggi, documentari e corti) “giudicati” dal pubblico del 30. Trieste Film Festival

Il Premio Trieste al miglior lungometraggio in concorso va al film DELEGACIONI di Bujar Alimani, sull’estremo tentativo del regime comunista – siamo sul finire del 1990 – di “convincere” l’opinione pubblica internazionale dei progressi di Tirana in tema di diritti umani. Il Premio Alpe Adria Cinema al miglior documentario in concorso segnala invece CHRIS THE SWISS, con cui Anja Kofmel cerca di far luce sul mistero che ancora oggi circonda la morte di suo cugino, nella Croazia in guerra del 1992. All’ungherese LAST CALL di Hajni Kis, infine, il Premio Fondazione Osiride Brovedani al Miglior cortometraggio in concorso.

Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il Trieste Film Festival – diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – è il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale, che continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.

Qui di seguito l’elenco dei premi assegnati.

***

  1. TRIESTE FILM FESTIVAL – I VINCITORI

Il pubblico ha decretato i seguenti vincitori:

CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Il Premio Trieste al Miglior lungometraggio in concorso (€ 5.000) va a:
DELEGACIONI (La Delegazione) di Bujar Alimani (AL – F – GR -RKS, 2018)

CONCORSO DOCUMENTARI
Il Premio Alpe Adria Cinema al Miglior documentario in concorso (€ 2.500) va a:
CHRIS THE SWISS di Anja Kofmel (CH – D – HR – FIN, 2018)

CONCORSO CORTOMETRAGGI
Il Premio Fondazione Osiride Brovedani al Miglior cortometraggio in concorso (€ 2.000) va a:
LAST CALL di Hajni Kis (Ungheria, 2018)

***

Il Premio Corso Salani supported by Parovel 2019 (€ 2.000), assegnato da una giuria composta da Caterina Mazzucato, Judit Pinter e Rino Sciarretta va a:
MY HOME IN LIBIA di Martina Melilli
con la seguente motivazione:
L’opera affronta in maniera originale una storia vissuta nella realtà e nella memoria di chi è stato privato della sua libertà. Dal punto di vista formale sono molto interessanti i diversi piani del linguaggio.

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Il Premio SkyArte assegnato dal canale Sky Arte HD attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione TriesteFF Art&Sound è stato attribuito a: 
RUBEN BRANDT, A GYÜJTÖ (Ruben Brandt, Il collezionista) di Milorad Krstić (Hungary, 2018)

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Il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso al miglior documentario in concorso va a
CHRIS THE SWISS di Anja Kofmel (CH – D – HR – FIN, 2018) con la seguente motivazione: 
A Chris the Swiss di Anja Kofmel per l’equilibrio virtuoso tra il racconto biografico e la grande storia, per lo stile originale e diretto con cui ci racconta la vicenda di un giovane reporter vittima della violenza che vorrebbe capire. Perché ci presenta l’esito di un’inchiesta ancora attuale e perseguita con tenacia sui combattenti stranieri nella guerra di Croazia e ci offre una profonda riflessione sul male e sulla facilità con cui si cade nella spirale della violenza. Infine, perché ripercorrendo la guerra del 1991 ci ricorda quanto siano siano fragili le nostre società.

*** 

L’EASTERN STAR AWARD 2019, assegnato a una personalità del mondo del cinema che, proprio come il festival, ha gettato un ponte tra il cinema dell’Europa dell’est e quello dell’Europa dell’ovest, va al regista MILČO MANČEVSKI, Leone d’oro nel 1994 con Prima della pioggia e autore con Dust di un western che si fa – appunto – “eastern” volando dall’America di oggi alla Macedonia d’inizio Novecento.

Il CINEMA WARRIOR – CULTURAL RESISTANCE AWARD, dedicato all’ostinazione, al sacrificio e alla follia di quei “guerrieri” che lavorano – o meglio: combattono – dietro le quinte per il cinema, premia quest’anno il direttore del Festival di Sarajevo MIRSAD PURIVATRA

Il PREMIO InCE (Iniziativa Centro Europea) 2019 (€ 3.000) va a ŽELIMIR ŽILNIK, per la coerenza estetica e intellettuale di un autore di punta del cinema jugoslavo che fin dagli anni Sessanta sperimenta forme e linguaggi nuovi e che nel suo ultimo film torna a mettere in primo piano gli emarginati di oggi da un lato e dall’altro le nuove paure delle società occidentali.

Il PREMIO CINEUROPA, assegnato al miglior lungometraggio dal primo portale europeo che promuove il cinema e l’audiovisivo, va a TERET (Il Carico) di Ognjen Glavonić (SRB – F- HR – IR – Q, 2018).

Il PREMIO PAG assegnato da una giuria di giovani tra i 18 e i 35 anni, rappresentanti di associazioni giovanili, va a DELEGACIONI (La Delegazione) di Bujar Alimani (AL – F – GR -RKS, 2018) con la seguente motivazione:
Il regista si muove fluido come l’acqua, elemento fortemente simbolico  nella pellicola, nei meandri dei paradossi storico-politici rafforzati  dallo studio del colore e delle luci.

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IL PROGRAMMA DI MARTEDÌ https://www.triestefilmfestival.it/programma-martedi-22-gennaio-2019/ Mon, 21 Jan 2019 23:45:38 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=26597 CERIMONIA DI PREMIAZIONE AL POLITEAMA ROSSETTI
 
DOC, BORN IN TRIESTE E ART&SOUND OGGI AL CINEMA AMBASCIATORI
 
 AL LOFT ‘ALMOST HAPPY CONCERT’

*La masterclass di Ildiko Enyedi viene cancellata*
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CERIMONIA DI PREMIAZIONE AL POLITEAMA ROSSETTI
 
DOC, BORN IN TRIESTE E ART&SOUND OGGI AL CINEMA AMBASCIATORI
 
 AL LOFT ‘ALMOST HAPPY CONCERT’

*La masterclass di Ildiko Enyedi viene cancellata*
 
Per prima cosa ci scusiamo ma la masterclass di Ildiko Enyedi inizialmente annunciata non si potrà tenere causa motivi famigliari dell’autrice che è dovuta rimanere a casa.

Oggi, alle 11:00 al Caffè San Marco, penultimo appuntamento con Q&A – Incontri con gli autori.
Al Caffè San Marco anche la presentazione del libro Piccolo lessico della diversità, alle 18:00. L’incontro sarà moderato da Massimiliano Schiozzi, presidente di Cizerouno.
 
Al Politeama Rossetti la giornata inizia alle 11:00 con Ága, lungometraggio fuori concorso di Milko Lazarov (BG-D-F, 2018, col., 96’). Nelle terre selvagge e innevate del Nord, Nanook e Sedna sognano di riunirsi un giorno con la figlia Ága, che ormai da molto tempo ha abbandonato il modo di vivere tradizionale. La storia di una coppia Inuit che si aggrappa alle proprie tradizioni mentre il riscaldamento globale e il mondo moderno invadono anche questo remoto avamposto. Miglior film all’ultimo festival di Sarajevo.
Si prosegue alle 14:00 con il primo evento speciale, Touch Me Not di Adina Pintilie (RO-D-CZ-BG-F, 2018, col., 125’), Orso d’Oro all’ultima Berlinale. Un regista e i suoi personaggi intraprendono insieme una ricerca personale sull’intimità. Tra realtà e finzione, il film segue i viaggi emotivi di Laura, Tomas e Christian, dandoci un ritratto intenso e profondamente empatico della loro vita interiore.
Alle 16:15 ci sarà Ether (Eter) di Krzysztof Zanussi (PL-UA-H-LT-I, 2018, col., 117’), che racconta la storia di un medico militare all’inizio del ventesimo secolo e degli esperimenti scientifici che egli conduce per sottomettere al suo volere gli esseri umani. Eter è la reinterpretazione del mito di Faust del grande regista polacco Zanussi. L’autore sarà presente in sala.
Alle 20:00 ci sarà la cerimonia di premiazione / award ceremony.
A seguire, The White Crow di Ralph Fiennes (GB-USA-F-SRB, 2018, col., 122’): Rudol’f Nureev, dall’infanzia sofferta nella città sovietica di Ufa al suo emergere come studente di ballo a Leningrado, fino al suo arrivo nel centro della cultura occidentale, la Parigi dei primi anni sessanta. The White Crow è la storia dell’incredibile viaggio di un artista unico che ha trasformato per sempre il mondo della danza.
 
Si comincia alle 11:00 anche al Cinema Ambasciatori, con il doc fuori concorso Srbenka di Nebojša Slijepčević. Nell’inverno del 1991, durante la guerra, una ragazza serba di 12 anni fu assassinata a Zagabria. Venticinque anni dopo, il regista Oliver Frljić sta lavorando a una rappresentazione teatrale dell’episodio: le prove diventano una sorta di psicoterapia collettiva e la dodicenne attrice Nina ha la sensazione che la guerra non sia mai finita. L’autore sarà presente in sala.
Alle 14:30  inizia ‘Born in Trieste’ con Bridges of Time (Laika Tilti) di A. Stonys e K. Briede (LT-LV-EST, 2018, col. & b-w, 78’). Il grande documentarista lituano ritrae la quasi dimenticata generazione dei registi-poeti della nouvelle vague del cinema Baltico negli anni sessanta. L’autore sarà presente in sala.
A seguire, alle 16:30My Unknown Soldier (Muj Neznámy Vojín) di Anna Kryvenko (CZ-LV-SK, 2018, col. & b-w, 79’), una prospettiva insolita sull’occupazione della Cecoslovacchia nel 1968. Mettendo insieme rari filmati d’archivio con la vicenda dello prozio militare sovietico, il film mostra come la Storia possa distruggere la vita delle persone comuni. L’autore sarà presente in sala.
Alle 18:30 ci sarà Alla ricerca di Europa – Looking for Europe di Alessandro Scillitani (I, 2019, col., 63’). Pietro Tassinari, storico e skipper, e Paolo Rumiz, scrittore e viaggiatore, attraversano il Mediterraneo, tra le isole turche e greche, in cerca delle tracce del mito antico, tra leggende di ieri e paure di oggi, in cerca di Europa. L’autore sarà presente in sala.
Per ART&SOUND, alle 21:30, King Skate di Šimon Šafránek (CZ, 2018, col. & b-w, 82’), primo documentario sull’ascesa dello skateboarding in Cecoslovacchia negli anni settanta e ottanta. Un racconto avvincente sulla ricerca della libertà in una società soffocata dal regime comunista. Esclusivi scatti di archivio e un’elettrizzante colonna sonora punk ci fanno conoscere campioni locali e i loro party senza fine durante i giorni grigi della Normalizzazione. L’autore sarà presente in sala.
 
Alle 11:00, ritrovo per la partenza della Passeggiata nella Trieste del Cinema, a cura di Nicola Falcinella. Partendo dal Teatro Rossetti, un viaggio nella Trieste del Viale XX Settembre e dei suoi dintorni, le strade delle sale cinematografiche oggi e delle prime proiezioni a fine ‘800 al Teatro Fenice e allo stesso Rossetti. Si va suoi luoghi di “Senilità” e de “La sconosciuta”, ma anche di “Giulia e Giulia” e “La forza del passato”. E ancora allo storico Caffè San Marco, set dei film tratti dall’opera di Svevo ma anche di “Nora” su James Joyce e di “Paprika” al di Tinto Brass.
Alle 17:00 al Caffè Rossetti ci sarà la Masterclass di Ildikó Enyedi, regista e sceneggiatrice ungherese. È stata membro del gruppo artistico Indigo e dello Studio Balázs Béla, l’unico studio cinematografico indipendente in tutto l’Est Europa prima del 1989. Il suo film Il mio XX secolo è stato scelto come uno dei 12 migliori film ungheresi di tutti i tempi ed ha vinto la Caméra d’Or al Festival di Cannes nel 1989. Oltre ai premi come regista, le Enyedi ha vinto diversi riconoscimenti come sceneggiatrice, ricevendo il premio per la migliore sceneggiatura europea all’Hartley Merrill International Screenwriting Price. Nel 2017 ha vinto l’Orso d’Oro al Festival Internazionale del Cinema di Berlino con il suo film Corpo e anima.
Chiuderà la giornata il concerto Almost Happy Concert al Loft, con inizio alle ore 22:00: una ventata di allegria targata anni ’80. Gli Almost Happy vi proporranno tutto il meglio (e il peggio) della musica anni ’80: da Peter Gabriel ai Simply Red, passando dagli Wham! e Lionel Ritchie fino a Boy George e i Depeche Mode. Insomma, un vero e proprio concentrato di energia e divertimento. 

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LUNEDìCINEMA! https://www.triestefilmfestival.it/lunedicinema-2019/ Mon, 21 Jan 2019 06:20:05 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=26485 AL POLITEAMA ROSSETTI THE GENTLE INDIFFERENCE OF THE WORLD, ONE DAY, DONBASS, ERASED PER IL CONCORSO LUNGOMETRAGGI
 
AL CINEMA AMBASCIATORI CONCORSO DOCUMENTARI, ART&SOUND E CORTOMETRAGGI
 
MASTERCLASS DI SERGEJ ...

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AL POLITEAMA ROSSETTI THE GENTLE INDIFFERENCE OF THE WORLD, ONE DAY, DONBASS, ERASED PER IL CONCORSO LUNGOMETRAGGI
 
AL CINEMA AMBASCIATORI CONCORSO DOCUMENTARI, ART&SOUND E CORTOMETRAGGI
 
MASTERCLASS DI SERGEJ LOZNICA AL CAFFÉ ROSSETTI
 
Al Politeama Rossetti si inizia la giornata alle 11:00 con Barbara di Christian Petzold (D, 2012, col., 105’) per ‘Tales from the Berlin Wall’. È l’estate 1980 e Barbara, un medico, ha fatto richiesta per un visto d’uscita dalla Germania dell’Est. Per punizione viene trasferita da Berlino a un piccolo ospedale di provincia. In concorso alla Berlinale nel 2012, dove Petzold vinse l’Orso d’Argento.
Apre il concorso lungometraggi, alle 14:00, The Gentle Indifference of the World (Laskovoe Bezrazličie Mira) di Adilchan Erzanov (KZ-FR, 2018, col., 100’). Dopo la morte del padre, Saltanat viene mandata in città dalla madre per sposare un uomo che ha accettato di estinguere i debiti di famiglia. Il suo leale ma squattrinato ammiratore la segue, per assicurarsi che la ragazza sia al sicuro. Dalla vita di campagna alla realtà crudele della città, una tenera storia d’amore tra mafia e citazioni di Camus. Presentato in anteprima al Festival di Cannes, nella sezione “Un Certain Regard”.
Alle 16:00, per il concorso documentari, ci sarà la proiezione di Putin’s Witnesses (Svideteli Putina) di Vitalij Manskij (LV-CH-CZ, 2018, col., 107’): Manskij era presente a documentare il momento di transizione quando Putin è diventato presidente della Russia, il 31 dicembre 1999. Il grande documentarista riapre i suoi archivi e riprende i materiali del suo film che racconta il primo anno di Putin al potere attraverso immagini spesso inedite, rilette e commentate. L’autore sarà presente in sala.
Alle 18:15 riprende il concorso lungometraggi con One Day (Egy Nap) di Zsófia Szilágyi (H, 2018, col., 99’). Anna ha 40 anni e va sempre di corsa. Ha tre figli, un marito, un lavoro e qualche problema finanziario. Rispetta le scadenze, si prende cura delle cose, fa la spesa e si ricorda tutto, ma non riesce mai a passare del tempo con suo marito. Riuscirà a salvare ciò che è fragile e unico nella sua vita? Il lungometraggio è stato presentato all’ultima ‘Semaine de la Critique’. L’autore sarà presente in sala.
Rispettivamente alle 20:00 e alle 22:15, gli ultimi due lungometraggi in concorso: Donbass di Sergej Loznica (D-UA-F-NL-RO, 2018, col., 121’) ed Erased (Izbrisana) di M. Mazzini e D. Joksimović (SLO-HR-SRB, 2018, col., 86’).
Donbass è un manuale di sopravvivenza nel Donbass in 13 lezioni. Quando la guerra viene chiamata pace, quando la propaganda esprime verità, quando il disprezzo è scambiato per amore, la vita comincia ad assomigliare alla morte. Una guida pratica all’Inferno. Film d’apertura della sezione “Un Certain Regard” del Festival di Cannes, dove Loznica ha vinto il premio come Miglior Regista. L’autore sarà presente in sala.
In Erased Ana, una madre single, scopre subito dopo il parto di non far parte del sistema: né lei né il suo bambino appena nato esistono ufficialmente. Il film racconta la storia di ciò che è successo agli sloveni nati nella parte sbagliata di un paese che non c’è più. Tratto dal bestseller omonimo scritto dal regista Miha Mazzini. L’autore sarà presente in sala.
 
Il programma al Cinema Ambasciatori comincia alle 11:00 con il doc fuori concorso Greetings from Free Forests di Ian Soroka (USA-SLO-HR, 2018, col. & b-w, 98’). Alla deriva attraverso il fitto paesaggio boschivo della Slovenia meridionale, il documentario incontra storie che emergono dalla terra stessa, misurando il divario tra un evento di resistenza popolare che vive nei ricordi e un presente dai tratti incerti. Un film che nasce da un territorio dove si intrecciano i ricordi della guerra partigiana, i tesori della cineteca slovena e la bellezza delle foreste.
Alle 14:30, il primo documentario in concorso delle giornata è The Distance Between Me and Me (Distanta Dintre Mine Si Mine) di Mona Nicoara e Dana Bunescu (RO-USA, 2018, col. & b-w, 89’). Ritratto di Nina Cassian, un’artista affascinante, la cui vita fu una lotta fra etica ed estetica, riuscendo a proteggere la sua poesia attraverso il fascismo, il comunismo e un indesiderato esilio nel tardo capitalismo. Un’intellettuale sempre scomoda, dalla Romania di Ceausescu ai suoi ultimi anni in America. L’autore sarà presente in sala.
Alle 16:30, per ART&SOUND, The Final Adventure of Kaktus Kid (Poslednja Avantura Kaktus Bate) di Dorde Marković (SRB-HR, 2018, col., 62’). L’autore indaga sulla vita e sulla morte di Veljko Kockar, autore di Kaktus Kid, un fumetto divenuto poi cult per tanti grandi a partire da Robert Crumb, ucciso alla fine della Seconda Guerra Mondiale a causa dei suoi disegni. Zograf finisce per scoprire il tragico destino di un giovane geniale nella Jugoslavia del dopoguerra, senza rinunciare all’idea di animare il suo personaggio. L’autore sarà presente in sala.
Alle 18:00, l’evento speciale corti Cartolina de Momjan di Igor Bezinović (HR, 2018, col., 5’), un’esplorazione psicogeografica del paese di Momiano, interamente narrata in dialetto istriano. L’autore sarà presente in sala.
A seguire, il concorso cortometraggi con A Room for a Student (Pokój Studentowi, Tanio) di Rafal Samusik (PL, 2018, b-w, 28’), Bobo di Andrej Rehak (HR, 2018, col., 14’), Peloid di Bojan Stijović (MNE, 2018, col., 18’), Eraser (Sashleli) di Davit Pirtskhalava (GE, 2018, col., 18’), Caucasus (Kaukazas) di Laurynas Bareiša (LT, 2018, col., 14’), Patision Avenue (Leoforos Patision) di Thanassis Neofotistos (GR, 2018, col., 13’) e Reconstruction (Rekonstrukce) di Jirí Havlíček e Ondrej Novák (CZ, 2018, col., 16’). Gli autori saranno presenti in sala.
A chiudere il concorso documentari ci saranno alle 20:30 A Minor Genocide (Mala Zaglada) di Natalia Koryncka-Gruz (PL, 2018, col., 72’) e alle 22:00 Before Father Gets Back (Sanam Mama Dabrundeba) di Mari Gulbiani (GE-F-D, 2018, col., 75’). Gli autori saranno presenti in sala.
A Minor Genocide mescola documentario e animazione in modo suggestivo. È la storia di una famiglia attraverso tre donne: la madre, la figlia e la nipote. Ma è anche la storia di un trauma di guerra che viene tramandato di generazione in generazione, da diverse prospettive, e riguarda un terribile pogrom pressoché dimenticato nell’odierna Ucraina.
Before Father Gets Back: molti film descrivono gli jihadisti e la loro violenza, ma nessuno ha ancora dato voce alle famiglie lasciate a casa. Due ragazze stanno crescendo in un villaggio tra le montagne della Georgia da cui provengono alcuni leader dell’Isis, e l’Islamismo radicale cerca di reprimerle nel momento in cui vogliono esprimersi ed esplorare il mondo.
 
Alle 11:00, presso il Caffè San Marco, il consueto incontro Q&A con gli autori.
È invece al Caffè Rossetti, alle 17:00, la Masterclass di Sergej Loznica, regista ucraino fra i più importanti a livello europeo e internazionale. Dei suoi lavori, il TSFF ha già presentato in concorso i documentari LandschaftFabrikaBlokada Predstavlenje. Nel 2011 il Festival gli ha dedicato un omaggio, nel 2013 con V Tumane (Anime nella nebbia) ha vinto il premio come miglior lungometraggio. Donbass, il suo ultimo lungometraggio, ha vinto il premio “Un Certain Regard” alla 71esima edizione del Festival di Cannes.
Presso la Sala Conferenza Cei, alle 17:00, ci sarà #Triesteplurale: omaggio a Patrizia Vascotto, un incontro a più voci per ricordare l’intellettuale colta, coraggiosa e di generosa intelligenza scomparsa nel 2018. Il #Triesteplurale citato nel titolo è solo una delle innumerevoli iniziative che ha visto Patrizia protagonista nel creare reti e connessioni tra le culture – antiche e nuove – di Trieste. Incontro realizzato in collaborazione con CEI e Gruppo 85 – Skupina 85.
Alle 21:00, al Teatro Miela, lo spettacolo Dentro un sogno con Aleksandar Zograf unisce musica, immagini e parole in un viaggio onirico che accompagna lo spettatore dentro alle suggestioni creative del celebre fumettista serbo. La colonna sonora di questa esplorazione propone diverse ninna nanne moderne, brani della tradizione folk, rock e jazz composti al confine della notte ed eseguiti sul palco dal gruppo delle Malebolge.

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LA DOMENICA DEL FESTIVAL https://www.triestefilmfestival.it/la-domenica-del-festival/ https://www.triestefilmfestival.it/la-domenica-del-festival/#comments Sun, 20 Jan 2019 06:32:38 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=26360 CINEBRUNCH CON ONE, TWO, THREE DI BILLY WILDER AL POLITEAMA ROSSETTI
 
A BREATH OF WATER, THE UNTAMED WORDS E MY HOME, IN LIBIA SONO SOLO TRE DEI FILM IN ...

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CINEBRUNCH CON ONE, TWO, THREE DI BILLY WILDER AL POLITEAMA ROSSETTI
 
A BREATH OF WATER, THE UNTAMED WORDS E MY HOME, IN LIBIA SONO SOLO TRE DEI FILM IN CONCORSO AL CINEMA AMBASCIATORI PER IL PREMIO CORSO SALANI
 
Al Politeama Rossetti, la programmazione inizia alle 11:00 con One, Two, Three di Billy Wilder (USA, 1961,  b-w, 108’) per ‘Tales from the Berlin Wall’. Gli ‘affari esteri’ non sono mai stati così divertenti come quando un dirigente di alto livello di una fabbrica di bibite mette sottosopra Berlino Ovest in cerca della strampalata figlia del suo capo.
A seguire, cinebrunch su prenotazione alle 13:00 presso il Caffè Rossetti, per gustare prelibatezze dolci e salate.
Per il concorso documentari, appuntamento alle 14:00 e alle 16:30, rispettivamente con Occupation 1968 (Okupacia 1968) di Moskvina, Dombrovszky, Skymków, Scheidt e Komandarev (SK-CZ-PL-BG-H, 2018, col. & b-w, 130’) e con Chris The Swiss di Anja Kofmel (CH-D-HR-FIN, 2018, col. & b-w, 90’).
Occupation 1968 è l’occupazione vista da parte degli occupanti; 5 paesi del Patto di Varsavia occuparono la Cecoslovacchia nel 1968, e 50 anni dopo, 5 registi provenienti dagli stessi paesi hanno girato ognuno un cortometraggio su quell’occupazione dal punto di vista delle persone che vi presero parte. L’autore sarà presente in sala.
Chris The Swiss racconta di un’appassionante ricerca: Croazia, gennaio 1992. Nel bel mezzo della guerra, viene ritrovato il corpo di un giovane giornalista che ha addosso l’uniforme del PIV, un gruppo mercenario internazionale.Vent’anni dopo sua cugina, la regista, cerca di capire cos’è realmente accaduto. L’autore sarà presente in in sala.
Alle 18:30, per il concorso lungometraggi, ci sarà Alice T. di Radu Muntean (RO-F-S, 2018, col., 105’). Presentato in concorso all’ultimo Festival di Locarno (dove Andra Guti si è aggiudicata il premio come Miglior Attrice), il film è la storia di un’adolescente alle prese con le difficoltà di diventare adulta e del suo rapporto conflittuale con la madre adottiva. L’autore sarà presente in sala.
Alle 20:30 ci sarà il lungometraggio Fuga di Agnieszka Smoczynska (PL-CZ-S, 2018, col., 100’): Alicja ha perso la memoria, ma si è costruita una nuova vita e una nuova identità. Quando la sua famiglia la ritrova, la donna non vuole tornare alla vecchia vita, finché non iniziano a tornare a galla i primi ricordi. A poco a poco le sue due identità si fondono e la donna giunge a una sconvolgente scoperta. L’autore sarà presente in sala.
A seguire, verrà presentato lo SKY ARTE AWARD.
Alle 22:30, il film d’animazione Ruben Brandt, Collector (Ruben Brandt, A Gyüjtö) di Milorad Krstić (H, 2018, col., 94’) è un omaggio alla grande arte (soprattutto del Novecento), con una punta di ironia verso la psicanalisi. L’autore sarà presente in sala.
 
Il Cinema Ambasciatori apre la giornata alle 11:00 con il documentario Caporetto (Kobarid) di Christian Carmosino Mereu (I, 2019, col., 100’), che racconta la guerra, la disfatta, il fallimento delle politiche di potenza, il massacro dei soldati e dei civili, dando voce alle montagne, ai boschi, alle trincee e alla moltitudine di anonimi soldati. L’autore sarà presente in sala.
Alle 14:30, per il Premio Corso Salani si inizia con L’ora d’acqua di Claudia Cipriani (I, 2018, col. & b-w, 75’), la storia di un sommozzatore amico della regista che si è impegnato nel recupero della Costa Concordia e di un’amicizia tra un uomo e un bambino, il figlio di Claudia. L’autore sarà presente in sala.
A seguire, alle 16:15, ci sarà Gli indocili di Ana Shametaj (I, 2018, col., 68’): 12 giovani attori, una poetessa e un regista trascorrono tre mesi in un teatro in mezzo al bosco: perdersi nella ricerca per ritrovare la propria carica autentica e fare della poesia un evento comunitario. Prodotto da Jacopo Quadri, uno dei più importanti montatori del cinema italiano. I versi sono scritti dalla pluripremiata poetessa Mariangela Gualtieri. L’autore sarà presente in sala.
Alle 17:45 invece il documentario fuori concorso I leoni di Lissa di Nicolò Bongiorno (I-HR, 2018, col., 76’), documentario d’azione e d’avventura che evoca la storia della leggendaria battaglia navale di Lissa (1866), disastrosa per il neonato stato italiano, ma che riguarda anche l’avventurosa esplorazione subacquea dei relitti affondati. Il racconto si sviluppa tra le acque dell’isola di Lissa, nel cuore del mare Adriatico, e anche i suoi abitanti di oggi ne sono protagonisti. L’autore sarà presente in sala.
Gli ultimi tre appuntamenti per il Premio Corso Salani saranno alle ore 19:3020:45 e 22:30, con My home, in Libya di Martina Melilli (I, 2018, col., 66’), LikeMeBack di Leonardo Guerra Seràgnoli (I-HR, 2018, col., 82’) e La regina di Casetta di Francesco Fei (I, 2018, col., 79’). Per tutte e tre le proiezioni saranno presenti in sala gli autori.
Con My home, in Libya Martina vuole restituire ai nonni vissuti in Libia fino al 1970 la memoria dei loro tempi attraverso la Tripoli di oggi. Impossibilitata a intraprendere il viaggio, si rivolge allora a Mahmoud, un giovane che inizia a raccontarle la vita quotidiana sotto il terrorismo. Tra di loro si stabilisce un rapporto a distanza, sempre più profondo…
LikeMeBack racconta di tre amiche che fanno una vacanza in barca a vela nei pressi di una splendida isola della Croazia per celebrare la fine del liceo, senza pensare che postare tutto sui social media cambierà la loro amicizia per sempre. Le tre interpreti sono giovani attrici emergenti del cinema italiano: Angela Fontana, Denise Tantucci, Blu Yoshimi.
La regina di Casetta è una storia minima, ma intrisa di poesia, premiata all’ultimo Festival dei Popoli a Firenze: un anno vissuto insieme a Gregoria, l’unica ragazzina che vive in un paesino sperduto sull’Appennino, di soli 10 abitanti.
 
Continuano le passeggiate del TSFF, con partenza da Casa del Cinema alle 10:30 per Da Alpe Adria Cinema a Trieste Film Festival – 30 anni di luoghi in città, a cura di Marzia Arzon. La passeggiata ripercorrerà i luoghi fisici dove si è svolto il festival dall’inizio fino ai giorni nostri. Spostarsi per poter proiettare, per regalare ogni anno emozioni in bianco e nero, a colori e musicali. Per ogni tappa un ricordo, un ospite da menzionare, un progetto da ricordare, per dare l’idea di quale ponte, non solo metaforico, sia stato e continui ad essere questo festival per la città di Trieste.
Alle 10:30 anche l’evento Le giornate della distribuzione italiana indipendente, presso il Caffè Rossetti. Il focus dell’incontro di quest’anno, realizzato in collaborazione con il SNCCI, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, è incentrato su alcuni dei temi di attualità più condivisi dal mondo della distribuzione indipendente tra cui l’affermazione sempre crescente delle uscite “a evento”.
Seguiranno altri due incontri: alle 17:00 Sky Arte presenta Urban Myths / Quando Bowie incontrò Bolan, il racconto del primo incontro tra i due musicisti ancora adolescenti.
Alle 18:00, ci sarà una Masterclass di Jacopo Quadri, montatore, regista e produttore cinematografico. Nato il 17 novembre 1964, ha lavorato a più di 90 lungometraggi e documentari che sono stati presentati nei più prestigiosi festival internazionali, ricevendo importanti riconoscimenti: dal Gran Premio della Giuria a Venezia, al Leone d’Oro, all’Orso d’Oro a Berlino.
Ricordiamo che anche oggi, come ogni giorno, ci sarà alle 11:00 al Caffè San Marco il Q&A con gli autori che partecipano al Trieste Film Festival.
Sempre presso il Caffè San Marco, alle 12:0020 anni di Doc/IT: l’associazione Doc/IT festeggia il ventennale in un incontro pubblico durante il quale verranno presentate le iniziative passate e future promosse dall’associazione.
Due laboratori anche per ‘TSFF dei piccoli”: Family Lab – Scienza da sgranocchiare presso l’Immaginario Scientifico alle 11:00 e alle 15:00, e Dentro alla camera oscura a cura de La poltrona viola alle 11:00.
All’Immaginario Scientifico, dalle 10:00 alle 18:00, anche Cortometraggi in Kaleido: si susseguiranno sui maxi schermi le proiezioni di cortometraggi di animazione per bambini, selezionati dal Trieste Film Festival.

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#TSFF30 – Trailer https://www.triestefilmfestival.it/video/tsff30-trailer/ Sat, 19 Jan 2019 11:00:47 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?post_type=video&p=26449 L'articolo #TSFF30 – Trailer proviene da Trieste Film Festival.

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#TSFF30 – Pill #1 https://www.triestefilmfestival.it/video/tsff30-pill-1/ Sat, 19 Jan 2019 10:58:42 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?post_type=video&p=26451 L'articolo #TSFF30 – Pill #1 proviene da Trieste Film Festival.

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