CORTI AL CONFINE / EU CIAK

Progetto di educazione all’audiovisivo promosso dalla Casa del Cinema di Trieste in collaborazione con le associazioni Alpe Adria Cinema e Maremetraggio

Il cortometraggio, inteso come testo da analizzare e come strumento educativo per sviluppare l’uso consapevole dei media, come opportunità per conoscere gli altri e per riflettere sui confini non solo geografici che segnano la crescita, è al centro del progetto Corti al confine. Articolato in lezioni, matinée e laboratori, coinvolge quasi 600 studenti di Trieste e Gorizia, dalla scuola primaria alla secondaria di II grado, sul tema del confine.
Il progetto Corti al confine è promosso dall’associazione Casa del Cinema che dal 2009 raggruppa le associazioni riconosciute come enti culturali di interesse regionale attive sul territorio: Alpe Adria Cinema, Maremetraggio, La Cappella Underground, Announo, FVG Film Commission e Cooperativa Bonawentura.

Il bando Cinema e Immagini per la scuola e il progetto Corti al confine, costituiscono per Casa del Cinema l’opportunità di mettere a sistema e rendere organiche le diverse attività dell’ente che, in quest’ambito, spaziano dalla formazione per i bambini in età scolare fino agli studenti delle scuole superiori.
Se alle classi della scuola primaria e secondaria di I grado saranno destinate le attività del progetto Cinema in corsivo curate dall’associazione Maremetraggio, ai ragazzi della secondaria di II grado saranno destinate quelle del progetto Eu Ciak promosso dall’associazione Alpe Adria Cinema, con un percorso di lezioni in aula, matinée al cinema, laboratori di produzione audiovisiva e la partecipazione al Trieste Film Festival.

EU CIAK
Eu Ciak – alla sua quarta edizione – è la sezione del progetto Corti al confine dedicato alle scuole superiori di II grado: destinatari del progetto sono l’Istituto Tecnico Statale “G. Deledda – M. Fabiani” – Trieste e il Liceo Scientifico “G.Oberdan” – Trieste.
Il progetto, articolato in più fasi, unisce attività di formazione finalizzate a favorire la capacità di lettura critica del linguaggio cinematografico e attività laboratoriali finalizzate alla produzione di un cortometraggio sul tema del confine.
Inizialmente si propone di veicolare attraverso la visione e l’analisi di cortometraggi, i principali elementi del linguaggio filmico. La visione di alcuni cortometraggi avverrà al Trieste Film Festival, evento internazionale che da più di 30 anni si occupa delle cinematografie del centro-est Europa.
Successivamente, gli studenti parteciperanno a dei laboratori per acquisire le competenze necessarie alla realizzazione di un cortometraggio. In particolare gli studenti seguiranno un corso di sceneggiatura a cura di Erika Rossi (regista ed esperta formatrice di educazione visiva a scuola) e saranno loro stessi a svilupparne una.
Saranno trattate tutte le fasi della realizzazione di un film, dal soggetto alla stesura della sceneggiatura, fino alla traduzione in immagini e all’assemblaggio in un prodotto finito. Gli studenti si organizzeranno come una vera e propria troupe cinematografica in cui ognuno svolge un ruolo preciso: dal regista all’attrezzista, dal fonico all’operatore di macchina, dal costumista agli attori. Si procederà quindi con le riprese nelle location più adeguate a sviluppare la storia.
Ogni classe viene seguita da un tutor/filmmaker. Per il quarto anno consecutivo saranno i filmmaker Giulio Ladini, Fulvio Bullo, Hari Bertoja e Matteo Bernardis a seguire le classi coinvolte.
Il montaggio sarà curato da filmmaker che forniranno anche nozioni base sulle tecniche di questo speciale linguaggio.
Ne risulterà un cortometraggio collettivo, in cui l’apporto di ognuno sarà stato rilevante e riconosciuto.

Il progetto Corti al Confine è sostenuto da CIPS – Cinema e Immagini per la Scuola
Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione.