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17^ edizione,
sezione:
concorso doc / doc competition
ZDROJ
LA FONTE / SOURCE

Martin Mareček


Repubblica Ceca / Czech Republic
2005 DV, col., 75’
v.o. ceca - inglese - russa - azerbaigiana / Czech - English - Russian - Azerbaijan o.v.


Sceneggiatura / Screenplay: Martin Mareček, Martin Skalský. Fotografia / Photography: Jiří Málek. Montaggio, suono / Editing, Sound: Martin Mareček. Graphic design, animazioni / Animation: Petr Šmalec. Produzione / Produced by: Bionaut Films. Coproduzione / Co-produced by: Cee Bankwatch Network. Distribuzione internazionale / World Sales: Taskovski Films ANTEPRIMA ITALIANA / ITALIAN PREMIERE


Baku, capitale dell’Azerbaigian, il luogo dove è sorto il primo pozzo petrolifero della Storia, è nuovamente al centro dell’attenzione degli investitori stranieri, desiderosi di sfruttare il più possibile le vaste riserve di petrolio del paese. Zdroj partendo dalle nostre condutture arriva fino a questa terra surreale e inquietante, dove le mucche pascolano su un terreno inquinato e i bambini giocano fra i rifiuti tossici. Tre quarti della popolazione vive ormai sotto la soglia di povertà, mentre il governo post-sovietico del paese promette che il petrolio farà tornare l’Azerbaigian un paese vero, un prospero e fiorente ‘nuovo Kuwait’. Ma cosa significherà questo per gli abitanti dell’Azerbaigian, stretti fra colossi petroliferi come la British Petroleum e alle prese con governanti corrotti che pensano solo a riempirsi le tasche? E se l’ ‘oro nero’, più che una benedizione, si rivelasse invece una maledizione per questo paese tormentato?

Baku in Azerbaijan, the site of the world’s first oil well, is once again becoming a focus for foreign investors eager to exploit the country’s vast oil riches. Zdroj traces the pipeline from our commuter highways back to this surreal and sinister landscape, where cows graze on polluted land and children play in toxic grunge. With three quarters of the population living under the poverty line, the country''s post-Soviet government is promising oil will return Azerbaijan into a real country, a prosperous and flourishing “New Kuwait”. But between big oil companies like British Petroleum and the corrupt government lining their pockets, what does this mean for ordinary people of Azerbaijan? Is this "liquid gold" more of a curse than a blessing for this troubled country?

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