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17^ edizione,
sezione:
documentari fuori concorso / documentary out of competition
LE PONT SUR LA DRINA
IL PONTE SULLA DRINA / THE BRIDGE OVER THE DRINA

Xavier Lukomski


Belgio / Belgium
2005 35mm, col., 18’
v.o. francese - bosniaca / French - Bosnian o.v.


Sceneggiatura / Screenplay: Xavier Lukomski. Fotografia / Photography: Jorge Leon. Montaggio / Editing: Michčle Hubinon. Suono / Sound: Emmanuel de Boissieu. Produzione / Produced by: Cobra Films. Coproduzione / Co-produced by: ADR Productions, Wallonie Image Production. Con il sostegno di / Supported by: Centre de l’audiovisuel et du Cinéma de la Communauté française de Belgique, CNC. Distribuzione internazionale / World Sales: Wallonie Image Production. ANTEPRIMA ITALIANA / ITALIAN PREMIERE

Della Guerra in Bosnia ricordiamo soprattutto i nomi di cittŕ come Sarajevo, Mostar, Bihac, Tuzla, Gorazde e il massacro di Sebrenica. Non ricordiamo perň Višegrad. I media occidentali non ne hanno parlato, come se lě non fosse avvenuto nulla, come se Višegrad non fosse mai esistita. Eppure, esiste, č nella Bosnia orientale e lě si trova un ponte maestoso, descritto anche da Ivo Andrić nel libro Il ponte sulla Drina del 1945. Un ponte che č, allo stesso tempo, simbolo, mausoleo e testimone. Il documentario accosta immagini del ponte a quelle relative alla testimonianza rilasciata nel 2001 da Poljo Mevsud, abitante a Vlahovici (15 chilometri da Višegrad) al tribunale per i crimini nell’ex Jugoslavia. L’uomo racconta come, durante la guerra, ripescasse i cadaveri dal fiume, nella speranza di poterli identificare. La voce di Mevsud suona calma e precisa, mentre parla della percentuale di uomini rispetto a quella delle donne ripescate, dello stato in cui si trovavano i loro corpi al momento del ritrovamento, delle tracce lasciate su di essi da torture o corde. L’uomo non si vede mai. Quello che si vede č invece il ponte, in un’unica immagine fissa. Uccelli, pesci e persone a piedi gli passano accanto, la luce cambia a seconda dell’ora del giorno e l’acqua scorre, come fa da sempre.

About the war in Bosnia we remember above all names of cities like Sarajevo, Mostar, Bihac, Tuzla, Gorazde, and a massacre in Sebrenica. But we don''t remember Višegrad. Because the western media never told about it, as nothing happened there, as Višegrad never exist. Višegrad still exist. It''s a city with a bridge in Eastern Bosnia. A majestic bridge, celebrated in the novel The Bridge Over the Drina (1945) by Ivo Andrić. A bridge like a symbol, mausoleum, like a witness. The documentary combines images of the bridge and the Yugoslavia Tribunal testimony of Poljo Mevsud, an inhabitant of Vlahovici, 15 kilometres from Visegrad, who told in 2001 the tribunal how he retrieved bodies from the river during the war in Bosnia, in hopes of identifying them. His voice sounds calm and precise while talking about the percentage of men versus women, their state when found, traces of torture or rape. The man himself remains invisible. We only see the bridge, in a fixed, immovable frame. The odd bird, fish or pedestrian passes by; the light changes with the time of day and the water flows as it always has.

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