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17^ edizione,
sezione:
zone di cinema - testimonianze / cinema zones - testimonies
ZA SVOBODO - PER LA LIBERTÀ
FOR FREEDOM

Antonio Giacomin, Biserka Simoneta


Italia / Italy
2005 Mini DV, col., 48’
v.o. slovena / Slovenian o.v.


Sceneggiatura / Screenplay: Simoneta Biserka. Fotografia, montaggio, suono / Photography, Editing, Sound: Antonio Giacomin. Musica / Music: MePZ Devin, Rdeča Zvezda, Oktet Odmevi. Interpreti / Cast: Srečko Budin, Mario Caharija, Mario Černjava, Francka Furlan, Rihard “Dinči” Gorup, Alojz Kapun, Slavko Luxa, Danilo Milič, Pepka Milič, Janko Simoneta, Drago Ukmar, Poldo Vatovac, Miro Žigon. Voce fuori campo / Voice-over: Janko Petrovec. Produzione / Produced by: AŠK / CSA Kras. Con il sostegno di / Supported by: Regione Friuli Venezia Giulia. Distribuzione internazionale / World Sales: fluido.tv.

“Il documentario è stato girato nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario della liberazione nel comune di Sgonico vicino a Trieste. In un momento in cui in televisione si vedono film e programmi nei quali è difficile distinguere tra vittime e carnefici, alterando la percezione dello spettatore, abbiamo deciso di dare la parola a chi ha vissuto la guerra sulla propria pelle, intervistando i “vecchi” del comune di Sgonico. Oggi, a 60 anni dalla fine, purtroppo i testimoni diretti della guerra sono rimasti in pochi e sono persone che hanno più di 70 anni ... Noi trentenni abbiamo avuto la fortuna di ascoltare (e riascoltare...) le storie dei nostri nonni, ma le nuove generazioni (purtroppo) non sentiranno più le voci di chi ha visto la guerra con i propri occhi. Le situazioni, i ricordi personali e le emozioni vissute (seppure in contesti diversi) dai nostri testimoni, hanno formato una sorta di racconto (collettivo) degli avvenimenti storici di quel periodo, dall’inizio della guerra fino alla liberazione. Non ci sono analisi storiche, non ci sono spiegazioni, giustificazioni o commenti politici ... i ricordi, le memorie sono soggettive e a volte di parte, ma sono realtà vissute che non si possono e non si devono cancellare. Dalle loro parole non c’è odio per il ‘nemico’, ma il desiderio di superare le differenze di pensiero e di comprendere che – come dice una testimone – ‘siamo tutti esseri umani’. In un ambiente etnicamente complesso come è Trieste, nel quale gli avvenimenti della Seconda guerra mondiale influenzano ancora oggi diversi movimenti di pensiero, vogliamo che questo documento sia un apporto alla convivenza...” (A. Giacomin,. B. Simonetta)

“The documentary was filmed as part of the celebrations of the 60th anniversary of the liberation in the district of Sgonico, near Trieste. At a time in which one sees films and programmes on television in which it is hard to tell the difference between victims and murderers, altering the viewer’s perception, we have decided to pass the word to those who actually experienced the war, interviewing the “elderly” of the Sgonico district. Today, 60 years after the end of the war, there are unfortunately few people left who lived through the war, and they are all over 70… We who are in our thirties and lucky to have been able to listen (and relisten…) to the stories of our grandparents, but the new generations (unfortunately) will no longer hear the voices of those who saw the war with their own eyes. The situations, the personal memories and the emotions experienced (although in different contexts) by our witnesses, formed a sort of (collective) narrative of the historical events of that period, from the start of the war to the liberation. There are no historical analyses, no explanations, justifications or political comments… the reminiscences are subjective and sometimes biased, but these were situations lived through that must not be cancelled out. From their words, we find no hate for the ‘enemy’, but the desire to overcome differences in thinking and so understand that – as one witness states – “we are all human beings”. In such an ethnically complex setting as Trieste, in which the events of the Second World War still influence schools of thought today, we want this document to help all sides live together…” (A. Giacomin,. B. Simonetta)

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