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Girotondo. Arthur Schnitzler e il cinema Da ricercatore della psicologia del profondo, Schnitzler si avventurò all’esplorazione dei territori del cinema partecipandovi attivamente in qualità di sceneggiatore dai primi anni dieci fino alle soglie della propria morte (1931) lavorando incessantemente alla trasformazione dei propri testi nella forma peculiare della visione filmica intuendo, anche nei panni di attento e assiduo spettatore, le inedite possibilità speculative implicite in quella nuova arte ”di superficie” che era il cinema. [segue] |
IN PROGRAMMA AL TRIESTE FILM FESTIVAL:
THE AFFAIRS OF ANATOL (Fragilità, sei femmina!) di Cecil Blount De Mille lun 21 h 22.00 Cinema Ariston
BERLINER REIGEN (Girotondo berlinese) di Dieter Berner ven 18 h. 18.00 Cinema Ariston
DAYBREAK (La piccola amica) di Jacques Feyder dom 20 h 18.00 Cinema Ariston
EYES WIDE SHUT di Stanley Kubrick giov 24 h 17.30 sala Azzurra
DER JUNGE MEDARDUS (La congiura dei Valois) Mihály Kertész (Michael Curtiz) Sab 19 h. 22.00 Cinema Ariston
LIEBELEI (Amanti folli) di Max Ophuls giov 17 h. 20.30 sala Azzurra
LIEBELEI (Amoretto) di Heinrich Schnitzler ven 18 h. 10.30 Sala Azzurra
MIO CARO DOTTOR GRÄSLER di Roberto Faenza dom 20 h. 22.15 Cinema Ariston
DAS WEITE LAND (L’ampio paese) di Luc Bondy ven 18 h 16.00 Cinema Ariston
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