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SEZIONI > eventi speciali

Giovedì 17 ore 19.30 Sala Excelsior
Obsluhoval Jsem Anglického Krále / Ho servito il Re d’Inghilterra
di Jiří Menzel

Repubblica Ceca – Slovacchia, 2006, 35mm, col., 118’ v.o. ceca - tedesca
Sceneggiatura: Jiří Menzel, Kristián Suda, dal romanzo omonimo di Bohumil Hrabal. Fotografia: Jaromír Šofr. Montaggio: Jiří Brožek. Musica: Aleš Březina. Suono: Radim Hladík jr. Scenografia: Milan Býček. Costumi: Milan Čorba. Interpreti: Ivan Barnev, Oldřich Kaiser, Julia Jentsch, Marián Labuda, Milan Lasica, Zuzana Fialová, Martin Huba, Josef Abrhám, Jiří Lábus, Rudolf Hrušínský, Pavel Nový, Jaromír Dulava, Petra Hřebíčková, Eva Kalcovská, Šárka Petruželová e István Szabó. Produzione: AQS A.S. Coproduzione: Bioscop, TV Nova, Magic Box Slovakia, Barrandov Studio, Universal Production Partners. Distribuzione internazionale: Bavaria Film International. Distribuzione italiana: Metacinema.
ANTEPRIMA ITALIANA

Basato sul romanzo picaresco di Bomuhil Hrabal, il film narra la parodistica ascesa – e successiva caduta – di un apprendista cameriere nella Cecoslovacchia della prima metà del secolo scorso. Jan Dite vuole diventare milionario, e sa come farlo: ascoltando e osservando ogni cosa, per poi usarla al momento giusto. Decide così di lasciare la piccola cittadina situata vicino al confine ceco-tedesco e il pub dove lavora per un posto in un lussuoso albergo vicino a Praga, dove incontra il meglio dell’alta società cecoslovacca degli anni ’30. Lo stravagante stile di vita che la contraddistingue non fa che alimentare l’ambizione del giovane, che trova presto un altro lavoro, in un nuovo e lussuoso albergo nel centro della capitale. Con il Trattato di Monaco, la fortuna di Jan comincia a cambiare. Innamorato di una giovane attivista tedesca di nome Lisa, quando i tedeschi occupano la Cecoslovacchia la sua carriera decolla: dopo aver dimostrato la propria discendenza ariana, Jan sposa Lisa e comincia a lavorare per i tedeschi. In breve, si ritrova in uno degli istituti del progetto Lebensborn, gestito dalle SS, uno di quei luoghi dove Heinrich Himmler intende allevare la razza superiore ariana. Di lì a poco, sembra che il sogno di Jan di possedere un albergo tutto suo sia finalmente a portata di mano…

giovedì 24 ore 16.30 Sala Excelsior
California Dreamin’ (Nesfarsit) /California Dreamin’ (Incompiuto)
di Cristian Nemescu

Romania  2007, 35mm, col., 155’ v.o. rumena – inglese
Sceneggiatura: Cristian Nemescu, Tudor Voican, Catherine Linstrum. Fotografia: Liviu Marghidan. Montaggio: Catalin Cristutiu. Suono: Cristian Tarnovetchi. Scenografia: Ioana Corciova. Costumi: Ana ioneci. Interpreti: Armand Assante, Razvan Vasilescu, Jamie Elman, Maria Dinulescu, Ioan Sapdaru, Andi Vasluianu, Alex Margineanu, Gabriel Spahiu, Catalina Mustata. Produzione: Media Pro Pictures. Distribuzione internazionale: MEDIAPRO Distribution.

Al capitano Jones del corpo dei marines degli Stati Uniti viene assegnato il compito di scortare un treno che porta equipaggiamento NATO e che è diretto verso la Jugoslavia durante la guerra del Kossovo. La missione viene fermata da Doiaru, apparentemente un meticoloso capostazione di uno sperduto villaggio, che blocca il treno per un cavillo burocratico. La popolazione del villaggio in modo quasi ridicolo fa di tutto per accogliere gli Americani, sperando di trarre vantaggio dagliinaspettati ospiti. I soldati stanno al gioco, e la stessa figlia di Doiaru ha una breve relazione con il sergente McLaren. Stanco di aspettare un aiuto dai suoi superiori, il capitano Jones decide di prendere in mano la situazione. Più diventa amico dei paesani, agita vecchie tensioni e dice a tutti che la vera ragione per cui Doiaru ha bloccato il treno è del tutto personale. Al termine di cinque intensi giorni, il treno riprende il suo viaggio lasciandosi dietro cuori spezzati, sogni infranti e una guerra civile.
Basato su una storia realmente accaduta, California Dreamin’ è stato premiato come Miglior film nella sezione “Un certain regard” all’ultimo Festival di Cannes. Il sottotitolo ‘Incompiuto’ è dovuto al fatto che il regista è tragicamente mancato, in fase di post produzione, in seguito a un incidente stradale.

“La vicenda su cui ruota tutto il film è quella di un treno che trasporta un radar che avrebbe dovuto attraversare la Romania in 24 ore e arrivare al confine con la Serbia per contribuire al successo delle operazioni NATO in quella regione. Inaspettatamente il treno viene bloccato in una località sperduta, da qualche parte nel Baragan, e ci rimane per 5 giorni, e ognuno di quei 5 giorni è una parte del film ... In effetti, l’idea del treno, con a bordo dei soldati americani, bloccato in un villaggio sperduto della Romania è l’unica cosa reale: tutto il resto, compresi i personaggi, è finzione.” (C. Nemescu)

giovedì 17 ore 19.30 Sala Excelsior
Il Mare In Una Stanza
di Francesco Conversano, Nene Grignaffini

Italia 2007, HD, col., 18’ v.o. italiana
Sceneggiatura: Francesco Conversano, Nene Grignaffini. Dal racconto Trieste sottosopra di Mauro Covacich. Fotografia: Gianni Troilo. Montaggio: Giusi Santoro. Musica: Marco Bertoni. Suono: Sound Engineering. Interpreti: Mauro Covacich. Produzione: AGI (Agenzia Giornalistica Italiana) per Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, MOVIE MOVIE. Distribuzione italiana: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
ANTEPRIMA ASSOLUTA

Trieste e il mare, raccontati dallo scrittore Mauro Covacich sono il tema attorno a cui ruota il film Il mare in una stanza. Lo scrittore, nato a Trieste e oggi residente a Roma, percorre la sua città natale mantenendo al centro del film il tema del mare. Trieste, città di confine, città mitteleuropea, città di letterature e soprattutto città di mare viene rivisitata dallo scrittore attraverso una serie di percorsi geografici e personali. Piazza dell’Unità, forse l’unica Piazza al mondo che ‘si affaccia sul mare’, le Rive e i Palazzi asburgici, Barcola, una linea di cemento, trampolino su cui i triestini ogni giorno e in ogni stagione prendono il sole e fanno il bagno, gli stabilimenti balneari Ausonia, il castello di Miramare, le strade e le piazze dove passeggiavano i grandi della letteratura del secolo scorso come Umberto Saba, Italo Svevo e James Joyce. Un film che testimonia come oggi la città di Trieste, pur conservando l’eredità asburgica, sia anche una città moderna in cui ‘Sissi non è più Romy Schneider ma una ragazza dei nostri giorni, una ragazza, tatuata e col piercing’. Soprattutto una città in cui il mare è parte importante della quotidianità, un elemento sempre presente nella vita degli abitanti di Trieste, un lato della stanza, visibile o invisibile. Il mare, ‘che sai sempre dov’è anche se non lo vedi’.

“... Questa ossessione, che è parte dell’essere triestino, è stata la più forte suggestione che lo scrittore Mauro Covacich ci ha trasmesso.” (F. Conversano, N. Grignaffini)
 
domenica 20 ore 21.00 Teatro Miela
Il Tuffo Della Rondine
di Stefano Savona

Italia 2007, Betacam SP, col., 46’ v.o. italiana - inglese - serba - croata - polacca
Sceneggiatura, musica: Massimo Zamboni. Fotografia: Stefano Savona. Montaggio: Marzia Mete. Suono: Gianpaolo Bigoli, Francesco Paltrinieri. Interpreti: Dario Terzio, Nedim Cisić, Nedzad Maksumić. Produzione: Pulsemedia, Vivo Film, Castagneda.

“Tornare a Mostar, in Bosnia, dieci anni dopo un primo viaggio a ridosso della guerra compiuto assieme al gruppo CSI. Tornare per sentire raccontare da alcune persone incontrate allora come sia maturata la loro vita, determinata dalla impossibilità, per scelta o per costrizione, di poter imbracciare le armi al tempo del conflitto; dalla frattura tra i richiami delle appartenenze e l’unicità di ogni singolo uomo. Tornare con occhi di padre, e non con occhi di figlio, per indagare le ragioni e la forza dell’inermità.” (M. Zamboni)

giovedì 24 ore 20.30 Sala Excelsior
STASERA NIENTE DI NUOVO
di Mario Mattoli

Italia 1942, 35mm, b-n, 97’ v.o. italiana
Sceneggiatura: Luciano Mattoli, Mario Mattoli. Fotografia: Aldo Tonti. Montaggio: Fernando Tropea. Musica: Ezio Carabella. Suono: Giovanni Nesci. Scenografia: Piero Filippone. Costumi: Mario Rappini. Interpreti: Alida Valli, Carlo Ninchi, Carlo Gandusio, Anna Maestri, Marisa Merlini, Giuditta Rissone, Dina Galli, Achille Majeroni, Ninì Gordini Cervi, Tina Lattanzi, Aldo Rubens, Armando Migliari, Tino Scotti. Produzione: Consorzio Italfines. In collaborazione con: Laboratorio Immagine Donna (Firenze), Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale

Maria una ragazza di vita, presa in una retata, incontra al commissariato Cesare, un giornalista un tempo famoso e ora rovinato dall’alcool al quale tempo prima lei aveva salvato la vita. I due decidono di ricominciare una nuova vita assieme. Il giornalista decide di abbandonare l’alcool e di riprendere seriamente l’attività professionale; Maria accetta di entrare in un istituto per ospita ragazze in difficoltà. Ma presto Cesare si accorge che Maria non ha voglia di redimersi e che, fuggita dall’istituto, è ritornata alla vita di prima. Tornerà da Cesare alla fine di un giorno, morente, per parlargli dei genitori che la credono moglie felice. E così Cesare, commosso, la sposa sul letto di morte...
È il terzo film della serie “I film che parlano al vostro cuore”. Alida Valli vi canta una canzone divenuta poi popolarissima Ma l’amore no di Giovanni D’Anzi.


 
DROITS ET LIBERTÉS TOUT COURTS - 6 CORTOMETRAGGI PER I DIRITTI UMANI
L’Associazione internazionale per la ‘Scuola Strumento di Pace’ (EIP), con sede a Ginevra, è un’organizzazione non governativa il cui scopo è quello di sensibilizzare gli studenti, l’opinione pubblica e le autorità ai diritti dell’uomo e alla pace. Due anni fa, l’organizzazione ha commissionato all’Associazione Base-Court (per la diffusione e produzione del genere cortometraggio) un progetto di produzione cinematografica a scopo didattico. 6 sono stati i registi svizzeri selezionati per la realizzazione, invitati a scegliere come soggetto dei film uno o più articoli dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. A partire da questo presupposto, agli autori è stato chiesto di raccontare una storia che non fosse semplice illustrazione dell’articolo scelto.
Il risultato finale doveva tener conto dei seguenti vincoli:
- realizzazione di un film di meno di 10 minuti
- indirizzarsi prioritariamente a giovani tra i 12 e i 16 anni
- dialoghi in francese, tedesco o italiano
- nessun riferimento esplicito a una nazione/cultura/religione, in particolare
- bando alla volgarità
Una volta terminati i film, gli esperti dell’EIP hanno ripreso gli articoli scelti e hanno realizzato un dossier pedagogico per dare agli insegnanti spunti di riflessione per gli studenti e suggerimenti per la preparazione di una lezione sui diritti dell’uomo con l’utilizzo dei film. Il dossier, a disposizione su dvd-rom, contiene la presentazione di ogni regista e diversi riferimenti e indirizzi internet di Istituzioni coinvolte dai soggetti trattati. Il prodotto finale è destinato agli studenti delle scuole Medie Inferiori e Superiori. 
www.eip-cifedhop.orgwww.shorftilm.ch.

PROGRAMMA

Article 03 /(Articolo 03)
di Frédéric Choffat, Julie Gilbert, Svizzera 2007
lun 21 h. 10.30 Cinema Ariston

Bouly, Le Campeur /(Bouly, il campeggiatore)
di Anthony Vouardoux, Svizzera 2007
lun 21 h. 10.30 Cinema Ariston

Croire /(Credere)
di François Rossier, Svizzera 2007
lun 21 h. 10.30 Cinema Ariston

Der Illettrist /(L’analfabeta)
di Oliver Paulus, Stefan Hillebrand , Svizzera 2007
lun 21 h. 10.30 Cinema Ariston

(Selma!)
di Bernie Forster, Svizzera 2007
lun 21 h. 10.30 Cinema Ariston

(Un Altro Mondo)
di Mohammed Soudani, Svizzera 2007
lun 21 h. 10.30 Cinema Ariston

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