L’IMMAGINE DEL 29. TRIESTE FILM FESTIVAL È UNA STORICA FOTO DI MARIO MAGAJNA IN VERSIONE BEAT GENERATION

«Siamo rimasti folgorati lo scorso anno quando abbiamo visto esposte le fotografie di Mario Magajna che restituivano una Trieste resa magica e trasformata in un set cinematografico; tra tutte ci ha colpito il gruppo di attori, Claudia Cardinale compresa, in piazza Unità d’Italia: correva l’anno 1962 e il film era Senilità di Mauro Bolognini.» L’immagine del TriesteFilmFestival29 tiene conto di un significativo anniversario: 50 anni dal 1968, anno di cambiamenti, di lotte ma anche di colore, arte psichedelica e caleidoscopica. La scommessa era quella di partire dalla foto in bianco e nero del maestro triestino e trasformare la città in un set magico e sospeso, nelle parole di Max Mestroni di Claimax, collaboratore del Trieste Film Festival e referente creativo per la parte di produzione del Festival, «quasi un paese delle meraviglie lisergico che restituisse lo spirito del 1968 e della sua intensa energia. Piazza e personaggi si fondono in un insieme colorato, un gioco di figure e sfondo che si sovrappongono per restituirci un’atmosfera davvero unica.»

L’immagine vuole raccontare in sintesi cambiamento e impegno sociale che ritroveremo nella “film revolution” da rivivere all’interno di una sala cinematografica, che da quest’anno oltre al Teatro Miela interesserà anche il Teatro Politeama Rossetti.

«Nell’organizzare l’anno scorso la mostra fotografica Sirene immaginarie: dive e cinema nelle foto di Mario Magajna» aggiunge Cristina Sain, presidente di Alpe Adria Cinema e curatrice della mostra insieme a Max Schiozzi – in coproduzione con Cizerouno e grazie alla collaborazione e alla disponibilità della Narodna in Študijska Knjižnica – Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi di Trieste – «abbiamo scelto di esporre questa foto proprio  perché trasmetteva spensieratezza e al contempo univa in un solo scatto la città di Trieste e al  mondo del cinema. Ci piaceva poter creare una continuità con i temi che avevano caratterizzato la scorsa edizione e anche poter sottolineare che che la mostra che noi avevamo creato ad hoc è stata un tale successo che sarà presto inaugurata a Bruxelles presso l’Istituto Italiano di Cultura e presso L’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia. Inoltre è un’occasione in più per ricordare e cercare di mantenere viva la colaborazione con la Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi con cui vorremmo continuare ad immaginare progetti per il futuro.»

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