LA STORIA

Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, giunto nel 2021 alla sua 32a edizione, si impone ormai di fatto come la più ricca e articolata manifestazione festivaliera italiana dedicata espressamente alle cinematografie dell’Europa centro orientale e oltre. Il consolidato prestigio internazionale del Festival, ideato da Annamaria Percavassi e diretto ora da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo, è dovuto in primo luogo all’apertura curiosa e lungimirante verso sempre più estese e inedite aree di interesse, ma anche e soprattutto all’attenzione puntuale al profilo qualitativo delle proposte. Un’occasione privilegiata per incontrare autori, attori, professionisti del cinema provenienti dalla vasta area geografica esplorata, per confrontarsi in libertà con critici, esperti e addetti ai lavori, ma anche un progetto che ha richiesto molti anni di lavoro di un gruppo di persone diverse, accomunate da competenza e da una grande passione per il cinema.

La genesi
L’edizione ZERO del festival risale al 1987, momento storico di grandi trasformazioni e in cui la libera circolazione delle idee era ancora ostacolata dalla divisione culturale, economica e politica tra il blocco occidentale e quello orientale. Il festival (che allora si chiamava “Alpe Adria: aree cinematografiche a confronto”) è stato, però, il logico sbocco di un lungo silenzioso lavoro di studio e di ricerca sul cinema dell’Europa centro orientale svolto a Trieste da appassionati cinefili e che, senza pubbliche sovvenzioni, avevano dato vita durante gli anni ’70 e ‘80 a continue rassegne di cinematografie sui paesi d’oltre cortina (Polonia, Ungheria, Slovenia, Cecoslovacchia, Jugoslavia, ecc.), completamente emarginate dalla loro stessa appartenenza al blocco sovietico e dalla censura dei mercati occidentali, ma animate da interessanti inquietudini e fermenti percepiti e sentiti in modo particolare in una città di confine con l’Est come Trieste, che nella storia e nella cultura di quei paesi vedeva intrecciarsi profonde radici del proprio passato e con cui condivideva il difficile presente di una frontiera strategica e permeabile, luogo di transiti, convivenze problematiche, approdi.

L’evoluzione
Negli anni il festival è cresciuto, presentando un’offerta sempre più interessante di anteprime internazionali e nazionali di lungometraggi, cortometraggi e documentari. Fin dalle primissime edizioni, il festival ha dimostrato interesse anche per l’universo video, che si è espresso nel corso degli anni in rassegne dedicate alla produzione italiana (VIDEOITALIA, nel 1991) e a quella europea (VIDEORAMA, l’anno dopo), per poi consolidarsi nella sezione “Immagini”, presente fino al 2007. Nel 1994, il festival ha introdotto il concorso lungometraggi, il “Premio per la pace” e il “Premio Sarajevo” (questi ultimi due non vengono più assegnati), cui si è affiancato, nel 1997, il concorso cortometraggi. A questi due concorsi “storici” si è aggiunto nel 2005, in occasione della 16° edizione, quello dedicato ai documentari. Nel 2002, quello che in precedenza era strutturato come un omaggio a figure eminenti delle cinematografie dell’Europa centro-orientale (presente da sempre nella programmazione del festival) ha assunto il carattere di vera e propria retrospettiva, con la pubblicazione di un volume monografico dedicato in modo esclusivo all’autore o all’autrice omaggiati. Negli anni, anche il nome del festival è cambiato, accompagnando l’allargamento di orizzonti della manifestazione: lasciato l’“Alpe Adria: aree cinematografiche a confronto” degli inizi e dopo essere stato “Incontri con il cinema dell’Europa centro-orientale” e “Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival”, è approdato all’attuale Trieste Film Festival.

Il presente
Attualmente, il festival propone un programma ampio e diversificato, costituito mediamente da un centinaio di titoli provenienti dai paesi dell’Europa centro orientale, con un’offerta in crescita esponenziale di anteprime internazionali e nazionali di lungometraggi, cortometraggi e documentari, tutti in versione originale, sottotitolati in inglese e in italiano. Oltre alla presentazione dei migliori film realizzati durante l’anno nei paesi dell’Europa centro orientale e dintorni, vengono presentate ogni anno una retrospettiva che omaggia un regista di particolare spessore; una monografia su un movimento cinematografico, un’area geografica o un periodo storico particolari; eventi speciali, celebrazioni di particolari ricorrenze e omaggi ad autori, scuole di cinema e realtà che si siano distinte nella produzione e/o nella diffusione del cinema; una sezione, “Art & Sound”, dedicata alle arti e alla musica; una sezione dedicata a nuove forme e prospettive di cinema, “Fuori dagli sche(r)mi”; una sezione che valorizza le cineaste europee, “Wild Roses”; eventi collaterali di varia natura (mostre, concerti, reading, presentazioni di libri, incontri ed esperienze sulla Realtà Virtuale, l’animazione per ragazzi, panel tematici, masterclass).

Il Trieste Film Festival aderisce ad AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema).