Trieste Film Festival https://www.triestefilmfestival.it The leading Italian festival on Central Eastern European cinema Fri, 29 Apr 2022 10:43:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.9.3 https://www.triestefilmfestival.it/wp-content/uploads/cropped-33-32x32.png Trieste Film Festival https://www.triestefilmfestival.it 32 32 Art Bonus FVG – Alpe Adria Cinema https://www.triestefilmfestival.it/art-bonus-fvg-alpe-adria-cinema/ Fri, 29 Apr 2022 10:43:46 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75965 Alpe Adria Cinema anche quest’anno partecipa all’Art Bonus FVG e rientra nell’elenco dei soggetti finanziabili approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il 2022. Si tratta di un’ importante iniziativa rivolta a soggetti privati o ad aziende che effettuino erogazioni liberali per progetti di promozione e organizzazione di attività culturali. L’Art Bonus regionale prevede un credito […]

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Alpe Adria Cinema anche quest’anno partecipa all’Art Bonus FVG e rientra nell’elenco dei soggetti finanziabili approvato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il 2022.
Si tratta di un’ importante iniziativa rivolta a soggetti privati o ad aziende che effettuino erogazioni liberali per progetti di promozione e organizzazione di attività culturali.

L’Art Bonus regionale prevede un credito di imposta pari al 40% del contributo offerto a favore di progetti come il nostro e possono beneficiare di questo credito di imposta le piccole, medie e grandi imprese, le fondazioni oltre alle persone fisiche.
Per coloro che desiderino effettuare erogazioni liberali, a partire da € 2.000,00 , la domanda può essere presentata dal 1 di marzo al 30 ottobre 2022.
Il codice progetto di Alpe Adria Cinema è: A803 Associazione Alpe Adria Cinema di Trieste – “Trieste Film Festival 2022”.

Ci rivolgiamo a tutti coloro che possono essere interessati a sostenere la nostra attività attraverso questo strumento: sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia è possibile trovare tutti i dettagli attinenti e la modulistica all’indirizzo https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/attivita-culturali/FOGLIA81/

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Il Trieste Film Festival dei Piccoli arriva a Muggia https://www.triestefilmfestival.it/il-trieste-film-festival-dei-piccoli-arriva-a-muggia/ Fri, 01 Apr 2022 08:30:02 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75953 Il festival cinematografico dedicato ai più piccoli fa tappa al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Muggia il 9 e il 10 aprile. Un vero e proprio viaggio alla scoperta della sala cinematografica e di film di animazione pensati per giovani spettatori. Piccoli cinefili, al rapporto. Ecco il programma delle due giornate: 🎬 SABATO 9 APRILE […]

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Il festival cinematografico dedicato ai più piccoli fa tappa al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Muggia il 9 e il 10 aprile.

Un vero e proprio viaggio alla scoperta della sala cinematografica e di film di animazione pensati per giovani spettatori.

Piccoli cinefili, al rapporto. Ecco il programma delle due giornate:

🎬 SABATO 9 APRILE

LA MIA PRIMA VOLTA AL CINEMA

Per bambini dai 2 ai 5 anni

Due programmi di cortometraggi d’animazione provenienti dall’Europa centro orientale per bambini a partire dai 2 anni: animali colorati, creature fantastiche e pupazzi disegnati vi aspettano al cinema per un viaggio speciale!

16:30 – 17:10 Programma 1

17:20 – 18:00 Programma 2

🎬 DOMENICA 10 APRILE

CARTONI ANIMATI DAL MONDO 

Per bambini dai 5 ai 10 anni

Il buio, la luce del proiettore e la magia del film vi trasporteranno in Paesi ed epoche lontane e vicine che vi accompagneranno in un viaggio fantastico!

16:30 – 17:10 Programma 1

17:20 – 18:00 Programma 2

Gli eventi sono a INGRESSO LIBERO.

Il TSFF dei Piccoli arriva a Muggia grazie alla collaborazione del Comune di Muggia e del Teatro Comunale Giuseppe Verdi.

Scarica il programma del TSFF dei Piccoli qui: link

Vuoi vedere quello che è successo durante l’ultimo TSFF dei Piccoli? Ecco il video che racconta del nostro “festival nel festival” dedicato a bambini e ragazzi: link  

Ci vediamo in sala!

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“Quo Vadis, Aida?” al Cinema Ariston di Trieste https://www.triestefilmfestival.it/quo-vadis-aida-al-cinema-ariston-di-trieste/ Sat, 26 Mar 2022 18:10:23 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75944 In occasione de “I lunedì dell’Ariston – Sguardi femminili”, La Cappella Underground presenta il film “Quo Vadis, Aida?” di Jasmila Zbanic. La proiezione del film è in collaborazione con il Trieste Film Festival e si terrà al Cinema Ariston di Trieste lunedì 28 marzo alle 16:00, 18:30 e 21:00. “Quo vadis, Aida?” ha vinto tre […]

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In occasione de “I lunedì dell’Ariston – Sguardi femminili”, La Cappella Underground presenta il film “Quo Vadis, Aida?” di Jasmila Zbanic.

La proiezione del film è in collaborazione con il Trieste Film Festival e si terrà al Cinema Ariston di Trieste lunedì 28 marzo alle 16:00, 18:30 e 21:00.

“Quo vadis, Aida?” ha vinto tre European Film Awards ed è stato candidato all’Oscar come Miglior film internazionale.
Il film di Jasmila Zbanic ricostruisce i tragici eventi di Srebrenica del 1995.

Per tutte le informazioni: link

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Trieste Film Festival in Tour https://www.triestefilmfestival.it/trieste-film-festival-in-tour-2/ Wed, 23 Mar 2022 15:59:40 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75937 Da Marzo nelle sale italiane una selezione dalla 32^ e 33^ edizione del Festival Trieste Film Festival in Tour torna nelle sale con un’edizione “eccezionalmente” biennale Un ritratto composito della più stringente attualità dell’Europa centro-orientale: dalla guerra nel Donbass alla parità di genere, dalle migrazioni alle tematiche LGBTQ+ Trieste Film Festival in Tour, l’iniziativa ideata dal […]

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Da Marzo nelle sale italiane una selezione dalla 32^ e 33^ edizione del Festival

Trieste Film Festival in Tour torna nelle sale con un’edizione “eccezionalmente” biennale

Un ritratto composito della più stringente attualità dell’Europa centro-orientale: dalla guerra nel Donbass alla parità di genere, dalle migrazioni alle tematiche LGBTQ+

Trieste Film Festival in Tour, l’iniziativa ideata dal Trieste Film Festival in collaborazione con Lo Scrittoio, torna nelle sale dopo un anno di assenza a causa dell’emergenza sanitaria. I titoli selezionati nel 2021 si affiancano così a quelli scelti nell’edizione 2022, contribuendo a creare un programma molto ricco e diversificato, reso quest’anno ancora più imperdibile dal ritorno a grande richiesta del film Donbass di Sergei Loznitsa, già parte dell’edizione 2019 del Tour e oggi inserito nuovamente in programma grazie alla preziosa collaborazione con il suo distributore italiano I Wonder Pictures.

Il programma del #TSFFinTour 2021-2022 comprende come sempre opere molto differenti tra loro anche per permettere alle sale una scelta più aderente alle caratteristiche e ai gusti del proprio pubblico. 

Un elemento che certamente accomuna tutte le opere proposte è comunque la capacità di raccontare un presente tumultuoso e complesso caratterizzato da forti inquietudini personali e sociali. Un presente in cui le insicurezze e le paure prodotte da guerre e difficoltà economiche sono alla base di movimenti migratori dalle periferie più povere e tormentate del pianeta, un presente fatto purtroppo di conflitti e guerre che il cinema ha la capacità, ma soprattutto il dovere di raccontare.  

Anche per questo la direzione del Trieste Film Festival e Lo Scrittoio hanno ritenuto fondamentale, in un frangente come quello che stiamo vivendo, riproporre il film Donbass di Sergei Loznitsa, vincitore del Premio alla miglior regia nella sezione Un Certain Regard di Cannes, ritenuto opera d’autore imprescindibile per farci capire almeno in parte quanto si sta verificando proprio in questi giorni nel cuore  dell’Europa. 

Sempre focalizzato sulla polveriera del Donbass anche il documentario italiano Divided: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che dà voce alle vite e alle storie di uomini e donne di una regione che vive dal 2014 in un contesto di guerra civile, sfociata nell’attuale guerra  tra Russia e Ucraina. 

Ma il Trieste Film Festival in Tour è soprattutto un modo per far apprezzare al grande pubblico realtà, storie sommerse o poco conosciute, cinematografie che meriterebbero maggiori attenzioni da parte del  circuito distributivo nazionale.

Premiato dal Pubblico al Trieste Film Festival il thriller psicologico serbo con elementi noir Darkling (Mrak) di Dušan Milić, tratto da una storia realmente accaduta, racconta la difficile vita dell’enclave serba in Kosovo dopo il conflitto nei Balcani. 

Il film georgiano Wet Sand della regista Elene Naveriani, ritratto molto crudo dei pregiudizi sociali di una piccola città situata sulla costa del Mar Nero. L’attore protagonista Gia Agumava ha ottenuto il Pardo per la migliore interpretazione maschile all’ultimo Festival di Locarno. 

As Far As I Can Walk (Strahinja Banović) di Stefan Arsenijević, premiato al Festival di Karlovy Vary 2021 come miglior film e menzione speciale della giuria al Trieste Film Festival. Il regista riadatta un antico poema serbo alle vicissitudini attuali dei migranti africani riuscendo nel contempo a raccontare una bellissima storia d’amore

Premio speciale della giuria al Karlovy Vary Film Festival, Sisterhood (Sestri), primo lungometraggio della regista macedone Dina Duma che firma un delicato ritratto adolescenziale, in un contesto scolastico in cui  l’esuberanza giovanile sprofonda nel lato oscuro del cyberbullismo. 

Candidato all’Oscar come miglior film internazionale per la Bulgaria, Fear (Strah) di Ivaylo Hristov, una storia di frontiera raccontata con ironia, nella quale l’incontro con un rifugiato cambia la vita di una vedova che ha perso il lavoro come insegnante. 

Andromeda Galaxy (Galaktika e Andromedës) è il primo lungometraggio della giovane cineasta kosovara More Raça; racconta la storia di un uomo che deve combattere con la corruzione e la disoccupazione per  prendersi cura della figlia.  

I Never Cry (Jak najdalej stąd), di Piotr Domalewski, presentato in anteprima al Festival di San Sebastian e vincitore del Premio Cineuropa. Un racconto di formazione in cui il regista affronta anche la questione  migratoria attraverso gli occhi della giovane protagonista che dalla Polonia va in Irlanda per riportare a  casa il corpo del padre.  

Infine il film vincitore del FilmFestival Cottbus, Wild Roses (Dzikie róże) di Anna Jadowska, un film sulla  maternità e sull’essere donna raccontato attraverso la storia di Ewa, che dopo un lungo periodo di ricovero  torna al suo villaggio dai suoi figli.

Il Tour toccherà le principali città italiane e tutti i cinema che vorranno aderire all’iniziativa potranno fare richiesta a Lo Scrittoio. 

Per maggiori informazioni: https://scrittoio.net/tsffintour-2021-22/

Recupera la conferenza stampa di presentazione del TSFF in Tour: QUI

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Cinema Ariston e Associazione Casa del Cinema di Trieste per l’Ucraina https://www.triestefilmfestival.it/cinema-ariston-e-associazione-casa-del-cinema-di-trieste-per-lucraina/ Thu, 17 Mar 2022 10:17:56 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75928 L’Associazione Casa del Cinema di Trieste promuove una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità a cui stanno dando risposta senza sosta i volontari della Croce Rossa in Ucraina. L’incasso del film Reflection di Valentyn Vasyanovych, in programma nel weekend al Cinema Ariston, sarà infatti devoluto in beneficenza alla Croce Rossa Italiana per finanziare le […]

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L’Associazione Casa del Cinema di Trieste promuove una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità a cui stanno dando risposta senza sosta i volontari della Croce Rossa in Ucraina.

L’incasso del film Reflection di Valentyn Vasyanovych, in programma nel weekend al Cinema Ariston, sarà infatti devoluto in beneficenza alla Croce Rossa Italiana per finanziare le attività a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nelle nazioni confinanti. Fondi necessari per rispondere sia ai bisogni umanitari di chi è rimasto in Ucraina e dei profughi che cercano asilo oltre confine.

https://www.lacappellaunderground.org/portfolio-item/reflection/

Reflection è il film di Valentyn Vasyanovych, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, che nel raccontare la storia di un chirurgo arruolato volontariamente, ci offre uno spaccato delle atrocità di una guerra che si sta consumando sotto i nostri occhi.

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Il Trieste Film Festival per il Festival del Cinema Francofono di Roma https://www.triestefilmfestival.it/il-trieste-film-festival-per-il-festival-del-cinema-francofono-di-roma/ Wed, 16 Mar 2022 15:15:10 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75917 Il Trieste Film Festival ha collaborato con il Festival del Cinema Francofono di Roma in occasione della proiezione del film “La collina dove ruggiscono le leonesse” di Luàna Bajrami. Il film, in concorso lungometraggi al Trieste Film Festival 33, racconta la storia di tre adolescenti che formano una banda e si dedicano alla microcriminalità mentre […]

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Il Trieste Film Festival ha collaborato con il Festival del Cinema Francofono di Roma in occasione della proiezione del film “La collina dove ruggiscono le leonesse” di Luàna Bajrami.

Il film, in concorso lungometraggi al Trieste Film Festival 33, racconta la storia di tre adolescenti che formano una banda e si dedicano alla microcriminalità mentre aspettano con impazienza la loro opportunità di andare all’università e sfuggire alla noia della loro vita da piccola città. 

Per saperne di più: https://www.ifcsl.com/centre-saint-louis/la-collina-dove-le-lionesse-ruggiscono#/

 

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33. TRIESTE FILM FESTIVAL: GIORNO 7 https://www.triestefilmfestival.it/33-trieste-film-festival-giorno-7/ Thu, 27 Jan 2022 07:00:07 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75386 L’ultima giornata in presenza del Trieste Film Festival coincide con la Giornata della Memoria e non potrà mancare un doveroso ricordo, ma vediamo anche documentari e film fuori concorso e un omaggio a Vesna Ljubić. Al Teatro Miela alle 11:00 abbiamo in anteprima assoluta L’ULTIMO CALORE D’ACCIAIO di Francesco De Filippo, Diego Cenetiempo (Italia, 2021, […]

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L’ultima giornata in presenza del Trieste Film Festival coincide con la Giornata della Memoria e non potrà mancare un doveroso ricordo, ma vediamo anche documentari e film fuori concorso e un omaggio a Vesna Ljubić.

Al Teatro Miela alle 11:00 abbiamo in anteprima assoluta L’ULTIMO CALORE D’ACCIAIO di Francesco De Filippo, Diego Cenetiempo (Italia, 2021, HD, col., 57’, v.o. italiana) documentario che racconta il passaggio dall’industria pesante – che ha caratterizzato la produzione del XIX e del XX secolo – alla logistica gestita da sistemi digitali. La storia è quella della Ferriera, il famoso impianto siderurgico di Trieste, chiuso dopo 123 anni e numerosi passaggi di proprietà.
Alle 14:00 per la Giornata della Memoria è in programma l’evento speciale in anteprima italiana BABI YAR. CONTEXT di Sergej Loznica (Babij Jar. Il contesto, Paesi Bassi – Ucraina,  2021, HD, col.& b-n 121’, v.o. russa – tedesca). Nel settembre 1941 il Sonderkommando 4a dell’Einsatzgruppe C, con l’aiuto dei battaglioni del Reggimento di Polizia del Sud e della Polizia Ausiliaria Ucraina, e senza alcuna resistenza da parte della popolazione locale, fucilò 33.771 ebrei nella gola di Babi Yar, a nord-ovest di Kiev. Il film ricostruisce il contesto storico di questa tragedia attraverso filmati d’archivio che documentano l’occupazione tedesca dell’Ucraina e il decennio successivo. Vincitore del premio “L’Oeil d’Or” per il Miglior documentario al festival di Cannes, dove il film è stato presentato in anteprima.
Alle 16:15 invece abbiamo l’Omaggio a Vesna Ljubić con il mediometraggio ECCE HOMO di Vesna Ljubić (Bosnia ed Erzegovina, 1994, 35mm, col., 30’, v.o. senza dialoghi). Ecce Homo non è un film politico ma una riflessione personale sulla morte. Il film non ha voce fuori campo, solo immagini che di tanto in tanto sono accompagnate da frammenti di musica religiosa e non, e dal rauco gracchiare dei corvi. A seguire viene proiettato ADIO KERIDA di Vesna Ljubić (Bosnia ed Erzegovina, 2001, Betacam SP, col., 60’, v.o. bosniaca). Adio Kerida è una storia scanzonata e un po’ ironica su un americano in cerca delle sue radici nella Bosnia del dopoguerra, quando tutti gli abitanti della Bosnia ed Erzegovina tentano invece di partire per l’America. Attraverso la figura di questo giovane ebreo americano di origine polacca alla ricerca di un prozio, lo spettatore entra nel mondo degli ebrei sefarditi di Sarajevo. Dalla combinazione di scene realistiche e surreali, in cui il giovane americano immagina un mondo che non c’è più, la regista racconta con toni poetici la storia di un uomo che è diventato una leggenda.
Alle 18:30 è la volta dell’anteprima italiana di THE JUNGLE di Cristian Natoli (Italia – Croazia, 2021, HD, col., 75’, v.o. Italiana – inglese – urdu). Lungo le sponde del fiume Isonzo, a Gorizia, c’è un accampamento spontaneo di migranti, la Jungle, un luogo unico e speciale, sospeso tra due culture. Attraverso lo sguardo di Elisa Menon, regista di teatro sociale, entreremo in questa comunità per scoprirla attraverso una performance teatrale che presenta la migrazione in modo empatico e fuori dagli schemi.
E infine il Trieste Film Festival si congeda dal pubblico in presenza con la proiezione alle 20:30 di PICCOLO CORPO di Laura Samani (Italia – Francia – Slovenia, 2021, HD, col., 89’, v.o. friulana) Italia, 1900. La giovane Agata perde sua figlia alla nascita. Secondo la tradizione cattolica, l’anima della bambina è condannata al Limbo. Agata sente parlare di un luogo in montagna, dove i neonati vengono riportati in vita per un solo respiro, per battezzarli e salvare la loro anima. Intraprende il viaggio con il corpicino di sua figlia nascosto in una scatola e incontra Lince, un ragazzo solitario che si offre di aiutarla. Partono per un’avventura che permetterà a entrambi di avvicinarsi al miracolo. Presentato in anteprima alla Semaine de la Critique a Cannes 2021 Piccolo corpo è stato selezionato da numerosi festival internazionali, fra cui Sarajevo, Toronto e il BFI London Film Festival.

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33. TRIESTE FILM FESTIVAL: GIORNO 6 https://www.triestefilmfestival.it/33-trieste-film-festival-giorno-6/ Wed, 26 Jan 2022 07:00:35 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75380 La sesta giornata del Trieste Film Festival è interamente dedicate alle donne cineaste con il focus Wild Roses/Georgia. Al Teatro Miela alle 11:00 vediamo SKHVISI SAKHLI Casa d’altri di Rusudan Glurjidze (Georgia – Russia – Spagna – Croazia, 2016, HD, col., 103’, v.o. georgiana – russa). All’inizio degli anni ’90, una cruenta e devastante guerra […]

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La sesta giornata del Trieste Film Festival è interamente dedicate alle donne cineaste con il focus Wild Roses/Georgia.

Al Teatro Miela alle 11:00 vediamo SKHVISI SAKHLI Casa d’altri di Rusudan Glurjidze (Georgia – Russia – Spagna – Croazia, 2016, HD, col., 103’, v.o. georgiana – russa). All’inizio degli anni ’90, una cruenta e devastante guerra civile tra Abkhazia e Georgia ha provocato un conflitto in tutta la regione. Coloro che stanno dalla parte dei vincitori, in cerca di un nuovo inizio, si trasferiscono nelle zone rurali dove gli vengono assegnate le case appartenute al nemico. Vivendo in casa d’altri riaffiorano i ricordi racchiusi nei muri e negli arredi, riferimento costante agli orrori vissuti dai vecchi proprietari. Sebbene tutti la cerchino, la pace sembra irraggiungibile: la guerra continua a infuriare dentro ciascuno.
Alle 14:15 è in programma THE PIPELINE NEXT DOOR di Nino Kirtadze (L’oleodotto della porta accanto, Francia, 2005, Betacam SP, col., 90’ v.o. inglese – georgiana) documentario un po’ datato ma dai temi strettamente attuali: nascosto in fondo alla valle di Borjomi, fra i paesaggi più belli della Georgia e vicino a una sorgente di acqua minerale nota in tutta la regione, il piccolo villaggio di Sakiré vive i giorni più febbrili della sua storia. Un oleodotto costruito dalla British Petroleum sta per attraversare questo luogo incantevole. L’oleodotto sarà un mostro che distruggerà la bellezza della valle, o invece porterà prosperità alla regione?
Alle 16:15 c’è GLORY TO THE QUEEN di Tatia Skhirtladze (Gloria alla regina, Austria – Georgia – Serbia, 2020, HD, col. & b-n, v.o. georgiana – tedesca – serba – russa)
Durante la Guerra Fredda, quattro leggendarie giocatrici georgiane hanno rivoluzionato il mondo degli scacchi femminili in tutto il mondo e sono diventate icone sovietiche dell’emancipazione femminile. Glory to the Queen racconta la storia delle stelle degli scacchi Nona Gaprindashvili, Nana Alexandria, Maia Chiburdanidze e Nana Ioseliani.

Alle 18:15 presentiamo in anteprima italiana TAMING THE GARDEN di Salomé Jashi (Addomesticando il giardino, Svizzera – Georgia – Germania, 2021, HD, col., 91’, v.o. georgiana). Un uomo potente e anonimo ha un hobby insolito: compera alberi secolari, alcuni alti come edifici di 15 piani, dai villaggi sulla costa della Georgia, li fa sradicare e trapiantare nel suo giardino privato. Per fare ciò, il paesaggio circostante viene stravolto e le persone del luogo non hanno altra scelta che accettarlo. Mentre il film documenta questo processo, ritrae anche i bisogni e i valori della società georgiana contemporanea, ponendo l’accento sul tema della migrazione forzata, dove lo “sradicamento” è ben più di una metafora.
Alle 20:15 vediamo in anteprima italiana WET SAND di Elene Naveriani (Sabbia bagnata, Svizzera – Georgia, 2021, HD, col., 115’, v.o. georgiana), siamo in un villaggio sul Mar Nero in Georgia popolato da persone amichevoli che credono di conoscersi. Un giorno, Eliko viene trovato impiccato. Sua nipote Moe arriva per organizzare il funerale. Si trova di fronte a una rete di bugie e alle tragiche conseguenze della storia d’amore segreta di Eliko con Amnon, durata 22 anni.
Alle 22:15 chiude il focus sulle registe georgiane il film in anteprima italiana ROGORI IKHO OTAKHI di Ketevan Kapanadze (L’umore della stanza, Georgia, 2021, HD, col., 73’, v.o. georgiana). Nella città georgiana di Kutaisi, la locale squadra di calcio femminile è il cuore di un gruppo di donne e persone queer non binarie, che si ritrovano di solito per uscire, fare festa, stare insieme e discutere di questioni esistenziali. Nel suo film d’esordio Ketevan Kapanadze non ricorre al sentimentalismo, né pone enfasi particolare sull’ostilità del mondo esterno, seppur presente. La macchina da presa ci restituisce la straordinaria atmosfera di amicizia e i momenti in cui l’umore celebrativo ed euforico si fa intimo e malinconico, o vivacemente polemico.

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33. TRIESTE FILM FESTIVAL: I PREMI https://www.triestefilmfestival.it/33-trieste-film-festival-i-premi/ Tue, 25 Jan 2022 19:30:52 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75591 Il Premio Trieste assegnato dalla giuria (Edvinas Pukšta, Dubravka Lakić, Emanuela Martini) al miglior lungometraggio in concorso (euro 5.000) va – all’unanimità – a ÎNTREGALDE di Radu Muntean (Romania 2021) con la seguente motivazione: Il film più imprevedibile del Concorso Internazionale Lungometraggi è caratterizzato da brillanti cambi di marcia atti ad esprimere generi e stati d’animo divergenti, […]

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Il Premio Trieste assegnato dalla giuria (Edvinas Pukšta, Dubravka Lakić, Emanuela Martini) al miglior lungometraggio in concorso (euro 5.000) va – all’unanimità – a ÎNTREGALDE di Radu Muntean (Romania 2021) con la seguente motivazione: Il film più imprevedibile del Concorso Internazionale Lungometraggi è caratterizzato da brillanti cambi di marcia atti ad esprimere generi e stati d’animo divergenti, fondendo in modo convincente attori professionisti e indimenticabili dilettanti locali e guidandoci nervosamente verso una destinazione sorprendente di genuina tranquillità.
La giuria ha inoltre attribuito due menzioni speciali: a KELTI di Milica Tomović (Celti / Celts Serbia 2021) per la capacità di raccontare tutto un mondo attraverso un solo gruppo di famigliari e amici, una sola casa e una sola sera, per come costruisce un film corale attraverso una sceneggiatura minuziosa e un uso indagatore della macchina da presa; e a STRAHINJA BANOVIĆ di Stefan Arsenijević (As Far As I Can Walk, Serbia – Lussemburgo – Francia – Bulgaria – Lituania 2021) per l’umanità dimostrata dalla storia – in cui uno dei temi più scottanti nell’Europa di oggi si fonde con un amore di proporzioni epiche – e per il linguaggio fortemente cinematografico con cui il regista Stefan Arsenijević la racconta.

Il Premio Alpe Adria Cinema assegnato dalla giuria (Marta Popivoda, Nino Kirtadze, Gianfranco Pannone) al miglior documentario in concorso (euro 2.500) va a TVORNICE RADNICIMA di Srđan Kovačević (La fabbrica ai lavoratori / Factory to The Workers, Croazia 2021) con la seguente motivazione: con la potenza delle sue immagini e il suo enorme impegno, ci immerge in una lotta operaia dei nostri giorni davvero unica. Onesto e avvincente, il film ci mostra quanto sia complesso costruire e sostenere un’utopia socialista nell’oceano del capitalismo. La fabbrica agli operai!

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a FILM BALCONOWY di Paweł Łoziński (Film dal balcone / The Balcony Movie, Polonia 2021) con la motivazione: Di questo piccolo grande film ci ha colpiti soprattutto l’empatia; la capacità di relazionarsi all’altro nei giorni difficili e un po’ tristi del Covid da un punto di vista molto semplice, il balcone di un primo piano in un palazzo qualsiasi di una quartiere residenziale a Varsavia. Una posizione dall’alto verso il basso piuttosto rischiosa, che l’autore riesce a condurre in un dialogo ad altezza d’uomo, creando un rapporto divertente e anche profondo con le persone più disparate, che ci arrivano spontanee e a loro volta empatiche. L’autore accantona volontariamente uno sguardo più complesso sul mondo a favore di una semplicità di stile che infine si fa politica grazie a una trascinante fiducia nell’uomo. Un film che ci fa bene.

Il Premio Fondazione Osiride Brovedani assegnato dalla giuria (Špela Čadež, Gerald Weber, Wim Vanacker) al miglior cortometraggio in concorso (euro 2.000) va a PA VEND di Samir Karahoda (Da un posto all’altro / Displaced, Kosovo 2021) con la seguente motivazione In un film che mescola documentario e finzione, una tavola da ping-pong diventa un’allegoria di condizioni politiche ma anche una metafora della ricerca di luoghi sicuri in un periodo caratterizzato da sradicamenti e migrazioni. Pa Vend ci ha convinti in virtù della correttezza delle sue scelte formali, con inquadrature singolari, uno sguardo concentrato e ritmo preciso.

I film dei tre concorsi sono stati “giudicati” anche dal pubblico e con il loro voto hanno decretato i vincitori dei Premi del Pubblico:
Miglior Lungometraggio: MRAK di Dušan Milić (Oscurità / Darkling, Serbia – Italia 2021)
Miglior Documentario: FILM BALCONOWY di Paweł Łoziński (Film dal balcone / The Balcony Movie, Polonia 2021)
Miglior Cortometraggio: BIG di Daniele Pini (Italia 2021)

Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il Trieste Film Festival – diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – è il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale, che continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.

Qui di seguito l’elenco degli altri premi assegnati.
Il Premio Corso Salani 2022 (euro 4.000), assegnato dalla giuria (Massimo Causo, Andrea Adriatico, Maura Delpero) al miglior film della sezione e offerto da Associazione Corso Salani e Vivo film, va a DAL PIANETA DEGLI UMANI di Giovanni Cioni (From the Planet of the Humans, Italia – Belgio – Francia 2021) con la motivazione: Sospeso sul confine di Ventimiglia tra il dramma degli immigrati che si consuma oggi e una fiaba scientifica accaduta cento anni fa, il film sviluppa con stupore e fantasia  un discorso sul tempo presente, spingendosi nella confusione tra reale e immaginario che attanaglia e stordisce l’umano sentire dei nostri giorni. Alternando presenze fantasmagorico-spettrali a una sensorialità tutta terrena, attraverso una voce che si fa nenia quasi ipnotizzante, l’autore affronta il conflitto costante e secolare tra l’istinto della vita e l’orrore della morte.
La giuria ha inoltre attribuito una menzione speciale a: VIAGGIO NEL CREPUSCOLO di Augusto Contento perché Intrecciando con intrigante ampiezza concettuale e visiva il rigore dell’archivio, le pulsioni dell’immaginario e la fluidità dell’animazione, il film sviluppa una riflessione sull’identità passata e presente del nostro paese, in cui le trame di una tradizione familiare oppressiva, rievocate con Bellocchio, dialogano con quelle di una Storia che ha tenuto in ostaggio l’uomo e le sue aspirazioni.

Premio Audentia Eurimages – Consiglio d’Europa (euro 30.000 per il prossimo progetto) assegnato dalla giuria (Ursula Menih Dokl, Anne Laurent-Delage, Andrei Tănăsescu) va a WOMEN DO CRY di Mina Mileva e Vesela Kazakova (Le donne piangono, Bulgaria – Francia 2021) con la seguente motivazione: in un clima sociale sempre più esplosivo, il film vincitore dell’Audentia Award di quest’anno interpreta urgenti istanze di cambiamento con immediatezza feroce, un approccio formale di assoluta integrità e un’esplorazione a tutto tondo della lotta per l’uguaglianza e delle questioni che continuano ad affliggere le donne nella nostra società. Il suo grido di battaglia in nome della solidarietà tra le donne contro la misoginia, l’omofobia e ogni forma tossica di patriarcato è locale e universale al tempo stesso. Guidando sapientemente la forza prorompente di un cast femminile multigenerazionale, le autrici ci consegnano un manifesto cinematografico pieno di rabbia e tenerezza, empatia e umorismo. Per l’unicità della sua cifra cinematografica e per il suo coraggio e risolutezza.

Il Premio SkyArte assegnato dal canale Sky Arte HD attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione TriesteFF Art&Sound è stato attribuito a MILAN KUNDERA: FROM THE JOKE TO INSIGNIFICANCE di Miloslav Šmídmajer (Milan Kundera: da Lo scherzo all’insignificanza, Rep. Ceca 2021)
Il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa al miglior documentario in concorso va a LOOKING FOR HORSES di Stefan Pavlović (Cercando cavalli, Paesi Bassi – Francia – Bosnia ed Erzegovina, 2021) perché è la celebrazione di un’insolita amicizia tra il regista e Zdravko, un pescatore che si è ritirato a vivere vicino a un lago solitario dopo la guerra in Bosnia Erzegovina. Il film descrive la crescita del legame tra Zdravko, che ha perso l’udito dopo l’esplosione di una granata, e il regista che racconta la sua lotta con la balbuzie a partire dall’infanzia. Superando lentamente le barriere nella comunicazione, i due uomini instaurano un rapporto unico, cementato dalla volontà di capirsi nonostante tutto, che si trasforma in un’esperienza di guarigione reciproca. Stefan Pavlović analizza i temi della comunicazione e del trauma in un’opera d’arte originale e toccante, in cui non ha paura di rivelare insicurezze, paure e dubbi. Oggi più che mai, Looking for Horses manda un messaggio chiaro alla Bosnia Erzegovina: anche quando le condizioni sono difficili, ascoltarsi e comprendersi non solo è possibile ma costituisce anche un’esperienza straordinaria.

Il Premio CEI (Central European Initiative) al film che meglio interpreta la realtà contemporanea e il dialogo tra le culture (euro 3.000) va a KELTI by Milica Tomović (Celti, Serbia, 2021) con la seguente motivazione: Una storia familiare e una festa di compleanno ambientate a Belgrado nel 1993 diventano potenti metafore della dissoluzione di un Paese e della perdita dell’identità collettiva. Un’opera prima di una giovane regista serba dallo sguardo maturo, lucido e pieno di ironia.

Il Premio Tënk 2022 assegnato al miglior film della sezione Premio Corso Salani 2022 che consiste nell’acquisizione del film per la piattaforma va a Des Portes et Des Déserts di Loredana Bianconi per lo slancio poetico con il quale la regista trasfigura la traversata dei migranti, rendendola un viaggio universale capace di dare un nuovo senso alla materia del nostro immaginario.

Il Premio Cineuropa al miglior lungometraggio in concorso va a NË KËRKIM TË VENERËS di Norika Sefa (Alla ricerca di Venera, Kosovo – Nord Macedonia, 2021) perché Tra tutti gli ottimi film selezionati, uno ci ha colpiti in particolare per le sue spiccate qualità cinematografiche. Looking for Venera è straordinario per la sincerità e precisione dimostrate. La regista Norika Sefa è riuscita a rendere perfettamente la complessità dei due personaggi principali, interpretati magnificamente dalle attrici Kosovare Krasniqi e Rozafa Çelaj. Va inoltre menzionato Luis Armando Arteaga, direttore della sua fotografia, che col suo lavoro ha permesso a questo bellissimo film di formazione di brillare.

Il Premio Giuria PAG – Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, assegnato da una giuria di giovani tra i 18 e i 35 anni, rappresentanti di associazioni giovanili, al miglior cortometraggio in concorso (Abel Gambini, Alberto Loschi, Chiara Stella Lorenzi, Elisa Chiodi, Emiliano di Summa, Franco Morellato, Iris Paparelle, Leonardo D’Angelo, Rosa Maria Roccatagliata) va a SAMOGŁÓW di Jakub Prysak (Pesce luna, Polonia, 2021, 24’) per un microcosmo cinematografico in cui i personaggi hanno il loro tempo per crescere ed evolvere, in un contesto realistico e ricco di richiami simbolici alla società contemporanea. La regia e la fotografia concorrono efficacemente a creare una comunicazione completa e d’impatto.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale anche a BIG di Daniele Pini (Italia, 2021, 14’)

Il Premio Eastern Star 2022 che riconosce una personalità del mondo del cinema che con il suo lavoro ha contribuito, proprio come il Trieste Film Festival, a gettare un ponte tra l’Europa dell’est e dell’ovest, va a KORNÉL MUNDRUCZÓ e KATA WÉBER
Il Premio Cinema Warrior 2022 che riconosce l’ostinazione, il sacrificio e la follia di quei “guerrieri” – siano essi singoli, associazioni o festival – che lavorano (o meglio: combattono) dietro le quinte per il Cinema, va Luciana Castellina

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33. TRIESTE FILM FESTIVAL: GIORNO 5 https://www.triestefilmfestival.it/33-trieste-film-festival-giorno-5/ Tue, 25 Jan 2022 07:00:43 +0000 https://www.triestefilmfestival.it/?p=75372 La quinta giornata del Trieste Film Festival presenta film fuori concorso, in particolare la sezione Fuori dagli Schermi e Premio Corso Salani mentre debutta il focus georgiano Wild Roses. Al Teatro Rossetti alle ore 10:30 troviamo lungometraggio fuori concorso ŻEBY NIE BYŁO ŚLADÓW di Jan P. Matuszyński (Non lasciare trace, Polonia – Francia – Rep. […]

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La quinta giornata del Trieste Film Festival presenta film fuori concorso, in particolare la sezione Fuori dagli Schermi e Premio Corso Salani mentre debutta il focus georgiano Wild Roses.

Al Teatro Rossetti alle ore 10:30 troviamo lungometraggio fuori concorso ŻEBY NIE BYŁO ŚLADÓW di Jan P. Matuszyński (Non lasciare trace, Polonia – Francia – Rep. Ceca, 2021, HD, col., 160’, v.o. polacca) Il film è stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2021 ed è il candidato per la Polonia agli Oscar per il Miglior film internazionale. Nel 1983 la Polonia è scossa dal caso di Grzegorz Przemyk, uno studente liceale picchiato a morte dalla polizia. Ispirato a fatti realmente accaduti, il film ripercorre la storia di Jurek, l’unico testimone del pestaggio che, da un giorno all’altro, diventa il nemico numero uno dello Stato.
Dalle 14:00 Fuori dagli Schermi presenta due film in anteprima italiana RENGETEG – MINDENHOL LÁTLAK di Bence Fliegauf (Foresta – Ti vedo ovunque, Ungheria, 2021, HD, col., 112’, v.o. ungherese). Il TSFF segue Bence Fliegauf fin dal 2005 e in questo film il cineasta ungherese torna all’ispirazione degli esordi (non a caso il titolo è molto simile alla sua opera prima) con un’impressionante performance basata su una struttura narrativa circolare che comprende 7 storie drammatiche ambientate in una sola notte e in interni ripresi a distanza ravvicinata. Una riflessione sull’impossibilità di rapporti umani e familari nell’Ungheria di oggi.
Alle 16:00 vediamo SELINI, 66 EROTISEIS di Jacqueline Lentzou (Luna, 66 domande, Grecia – Francia, 2021, HD, col., 108’, v.o. greca), un rapporto complesso, sofferto, quasi isterico e urlato tra una figlia rientrata ad Atene dopo anni di lontananza e un padre molto fragile e malato. La camera della Lentzou sta addosso ai due protagonisti come in un documentario di osservazione e ne ottiene performance vibranti. Una regista che ha dimostrato tutto il talento della nuova generazione di cineaste greche in un film acclamato in tutto il mondo a partire dalla prima all’ultima Berlinale.
Alle 18:00 c’è il lungo fuori concorso VERA ANDRRON DETIN di Kaltrina Krasniqi (Vera sogna il mare, Kosovo  – Macedonia del Nord – Albania, 2021, HD, col., 87’, v.o. Albanese) che ci racconta di Vera, un’interprete della lingua dei segni di mezza età, che conduce una vita ben organizzata: moglie di un magistrato rinomato, madre presente e nonna affettuosa. Questa serenità viene però sconvolta dal suicidio del marito e dall’indesiderato, continuo e minaccioso apparire di parenti che rivendicano la proprietà della casa di famiglia. Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Orizzonti”, il film ha vinto il Grand Prix all’ultimo festival di Tokyo.
Alle 20:00 si tiene la cerimonia di premiazione del 33. Trieste Film Festival e a seguire c’è la proiezione speciale dell’ultimo film  di una grande cineasta ungherese: A FELESÉGEM TÖRTÉNETE di Ildikó Enyedi (La storia di mia moglie, Ungheria – Germania – Francia – Italia, 2021, 35mm, col., 170’, v.o. inglese – francese – olandese – tedesca – italiana). Jakob Störr, uno scontroso capitano di mare olandese, scommette in un caffè di sposare la prima donna che entra nel locale. E arriva Lizzy, piccola donna francese intelligente, vivace e assolutamente imprevedibile. La grande calma di Störr inizia a diminuire gradualmente ed un po’ alla volta, la vita di Jakob va in crisi.

Al Cinema Ambasciatori dalle ore 11:00 sempre nella sezione Fuori dagli Schermi vediamo due film in anteprima italiana: il primo è TELO KHANA di Krystsina Savutsina (Il corpo di Khan, Germania – Bielorussia, 2021, HD, col., 57’, v.o. russa – bielorussa), storie minime in un villaggio della Bielorussia apparentemente indifferente alle rivolte popolari di Minsk. La giovane regista, che ha lasciato il paese, le definisce “coreografie di vita quotidiana” in un film sulle “regole che limitano le libertà personali e al tempo stesso fanno in modo che l’organismo sociale funzioni…”
A seguire vediamo NOTRE ENDROIT SILENCIEUX di Elitza Gueorguieva  (Il nostro luogo silenzioso, Francia – Bulgaria, 2021, HD, col., 68’, v.o. francese – russa – inglese
La regista nata in Bulgaria riprende l’amica Aliona, di origine bielorussa, che sta scrivendo un libro sul padre scomparso molti anni prima. Entrambe si sono stabilite da tempo in Francia e il vero tema del film è come creare in una lingua e in un contesto diverso da quello native, senza perdersi “in translation” e anzi provando a immaginare un linguaggio complesso e differente, dolcemente sospeso tra sogno e realtà.
Dalle 16:00 vediamo due film della sezione Premio Corso Salani. DIVIDED: What language do you express love in? di Federico Schiavi e Christine Reinhold (Italia,
2021, HD, col., 78’, v.o. russa – ucraina – italiana) un viaggio nei territori della prima guerra civile europea del XXI secolo: in Ucraina, dopo i drammatici eventi che sono seguiti alla prima protesta di Piazza Maidan a Kiev nel novembre 2013. Due fotografi, Giorgio Bianchi e Christopher Occhicone, con diverse prospettive e idee politiche, danno voce a personaggi che sono testimoni di diverse idee di indipendenza, ognuna nel suo teatro di guerra.
Segue alle 18:00 e in anteprima italiana INSULTATI. BIELORUSSIA di Caterina Shulha (Italia, 2022, HD, col., 84’, v.o. italiana) un progetto nato per poter far conoscere la terribile situazione politica in Bielorussia dopo le elezioni di agosto 2020. Andrej Kurejčik sceneggiatore, drammaturgo e regista teatrale ha scritto una pièce teatrale su questo tema, motivo per cui è dovuto scappare all’estero a seguito delle minacce ricevute. Il testo, portato in scena in 25 paesi del mondo, è stato tradotto in italiano da Giulia Dossi. Caterina Shulha ha deciso di impegnarsi per portare in scena tale progetto nel nostro paese con molti volti dello spettacolo italiano.
Alle 21:30 troviamo invece il documentario fuori concorso BOSNIA EXPRESS di Massimo D’Orzi (Italia,  2021, HD, col., 70’, v.o. bosniaca – italiana – inglese). Un treno attraversa lento il cuore della Bosnia Erzegovina: Sarajevo, Tuzla, Srebrenica, Konjic, Mostar. Donne, religione, guerra, violenza, arte lanciati sullo schermo come dadi su una scacchiera o giocati alla roulette russa. Una scuola di danza, i corridoi della facoltà di pedagogia islamica, le aule di musica rock, la collina di Medjugorjie… sono i luoghi da cui i personaggi muovono la loro ricerca.

Al Teatro Miela alle ore 14:15 debutta il focus Wild Roses che quest’anno accende i riflettori sulle cineaste georgiane. Il primo film che vediamo è GRZELI NATELI DGEEBI di Nana Ekvtimishvili, Simon Gross (In fiore, Georgia – Germania – Francia, 2013, 35mm, col., 102’, v.o. georgiana). Primi anni Novanta a Tbilisi, in una Georgia indipendente dopo il crollo dell’URSS. Il paese affronta una guerra sulla costa del Mar Nero (in Abkhazia) ed episodi di giustizia sommaria affliggono la vita di tutti i giorni. Ma per Eka e Natia, due amiche inseparabili di quattordici anni, la vita si sta aprendo, in strada, a scuola, con gli amici e la sorella maggiore, per queste due ragazze in fiore la vita sta sbocciando.
Alle 16:15 vediamo KREDITIS LIMITI  di Salomé Alexi (Linea di credito, Georgia – Francia – Germania, 2014, HD, col., 85’, v.o. georgiana) La quarantenne Nino conduceva una vita agiata ai tempi dell’URSS, ma nella Georgia del 2014 ha difficoltà a far fronte ai cambiamenti. A poco a poco sprofonda nei debiti, vittima di un circolo vizioso cui non riesce a sfuggire. La storia di Nino è quella di 172.300 famiglie, il 14% della popolazione del Paese, che hanno perso la casa a causa dei mutui ipotecari degli anni 2009-2013.
Alle 18:15 abbiamo infine ANAS CKHOVREBA di Nino Basilia (La vita di Anna, Georgia, 2016, HD, col., 108’, v.o. georgiana). Anna è una madre single che fa diversi lavori per vivere e pagare le cure necessarie al figlio autistico, ricoverato in un istituto. Un giorno decide di lasciarsi tutto alle spalle e di portarlo negli Stati Uniti. Ma ottenere il visto e comprare i biglietti non è così facile. Così vende il suo appartamento e affida tutti i suoi averi a un uomo che può aiutarla a procurarsi dei documenti falsi. Ma può davvero fidarsi di lui?

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